Normative Ue, gennaio tra condanna e assoluzione: Von Der Leyen e ACEA a confronto
Il 28 febbraio segnerà la chiusura definitiva dello stabilimento Audi in Belgio, un evento che certamente non passerà inosservato e che rappresenta un chiaro indicatore delle difficoltà che sta affrontando l’industria automobilistica europea. Con la scadenza delle sanzioni sulle emissioni di CO2 fissata per gennaio 2025, numerosi produttori che vendono nell’Ue si trovano in una situazione critica, incapaci di fronteggiare le pesanti multe legate all’inquinamento. (ClubAlfa.it)
Ne parlano anche altre fonti
Il Comitato No Bretella Cisterna-Valmontone ed il Comitato No Corridoio Roma-Latina per la metropolitana leggera, in una nota congiunta esprimono i loro dubbi Comunicato Stampa (La Torre Oggi)
Renault si dimostra scettica sull'efficacia delle normative europee che prevedono dei limiti alle emissioni globali di ogni marchio, regole che, lo ricordiamo, stanno portando alcuni gruppi ad acquistare crediti dai concorrenti in modo da accorpare il livello di emissioni e rientrare nei parametri comunitari al fine di evitare delle pesanti multe. (HDmotori)
Le nuove rigide normative sulle emissioni in Europa sono entrate in vigore, mettendo in difficoltà le case automobilistiche. Ogni azienda deve ora rispettare specifici obiettivi di emissioni basati sul totale dei veicoli venduti, con circa il 20% delle nuove vendite che devono essere veicoli elettrici. (Tom's Hardware Italia)
Si tratta dei crediti di carbonio venduti dai fabbricanti di auto elettriche ai concorrenti che fabbricano motori tradizionali (gli unici graditi al mercato) per ottenere l’indulgenza ambientale. Una dimostrazione dell’assurdità delle regole. (Panorama)
Ovviamente a vantaggio economico del venditore americano, Tesla, per bisogno del costruttore che vende in Europa, appunto Stellantis e Toyota nomi più “pesanti” tra quelli che circolano. Altrimenti, senza questo “gruppo di compensazione” dove chi vende con modelli con troppe emissioni tampona, potrebbero scattare per alcuni le multe dell’Unione Europea. (missionline)
Per rispettare queste regole e ridurre il rischio di sanzioni, molte aziende del settore stanno cercando soluzioni innovative. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni medie delle flotte di veicoli nuovi venduti nel continente, portandole a 93,6 grammi di CO2 per chilometro entro il 2025. (InvestireOggi.it)