Giovani, belli, forti: dietro l'amore tra Jannik e Anna, che ha fatto bene a entrambi

Giovani, belli, forti: dietro l'amore tra Jannik e Anna, che ha fatto bene a entrambi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Gazzetta dello Sport SPORT

“Questa città è più grande per chi non sa sognare”. Citazione di una ballata di Cesare Cremonini, “Io e Anna”, che in questa storia è Kalinskaya: anche New York si è fatta piccola per il sognatore Jannik, distratto solo dalle luci dell’Arthur Ashe Stadium e dalle ambizioni di gloria. Sinner ha vinto gli Us Open circondato dall’affetto del team e della fidanzata, sempre presente dopo aver salutato il suo personale torneo al terzo turno: il bacio finale arricchisce il romanzo di un nuovo capitolo. (La Gazzetta dello Sport)

La notizia riportata su altri giornali

Una vittoria suggellata non solo dai complimenti di milioni idi italiani che ora salgono sul carro del vincitore, ma anche da un meraviglioso bacio con la fidanzata e collega Anna Kalinskaya, che mette a tacere tutti i gossip su una presunta crisi tra i due. (MOW)

Il tennista numero 1 al mondo (anche nei trend su X), 23 anni, da sempre molto geloso della sua vita privata, dopo la storica vittoria agli US Open (domenica 8 settembre a New York) si è lasciato andare baciando per la prima volta in pubblico la fidanzata Anna Kalinskaya. (Radio Deejay)

Insieme a lui, ormai inseparabile, anche la fidanzata Anna Kalinskaya. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Anna Kalinskaya Updates (@annakalinskayaupdates) La festa a New York La vittoria, il bacio ad Anna, le parole per la zia, poi le interviste, le foto con gli sponsor e lo shooting con la coppa. (leggo.it)

Perché tante celeb fanno il tifo per Sinner, alcune davvero inaspettate

Al termine della finale contro Fritz, subito dopo il saluto alla fidanzata Anna, Jannik ha raggiunto proprio Seal, suo amico da un paio di anni, sugli spalti: guarda il video. (La Gazzetta dello Sport)

C'è Jannik Sinner che ha appena vinto la sua sfiancante semifinale dello Us Open con Jack Draper e sta facendo un lavoro defaticante sulla cyclette; accanto a lui i suoi due angeli custodi Simone Vagnozzi e Darren Cahill, metà del team che si era abbracciato a gennaio a Melbourne perché l'altra metà (Umberto Ferrara e Giacomo Naldi) non ne fa più parte dopo il caso della positività al Clostebol. (Corriere della Sera)

Jannik Sinner, l’altoatesino dagli occhi di ghiaccio, non ha tremato nemmeno nello stadio da tennis più grande del mondo. Uno stadio che faceva tutto il tifo per l'avversario, il beniamino di casa Taylor Fritz: a New York – e non solo – speravano di veder vincere finalmente un americano in terra americana, a ventun anni di distanza. (GQ Italia)