Il governo usa i femminicidi per fare propaganda razzista
Foto CC-BY-NC-SA 3.0 IT presidenza del Consiglio dei ministri Sfidando le polemiche e i dati, Meloni è tornata a usare retorica razzista e dare la colpa delle violenze sulle donne agli immigrati: “Adesso verrò definita razzista, ma c’è una incidenza maggiore, purtroppo nei casi di violenza sessuale, da parte di persone immigrate, soprattutto illegalmente, perché quando non hai niente si produce una degenerazione che può portare da ogni parte. (The Submarine)
La notizia riportata su altri media
29 volte l’autore, o il presunto autore, è uno straniero. Inutile girarci intorno. (La Voce del Patriota)
Ma lo ha fatto. “Verrò definita razzista, ma c’è un'incidenza maggiore purtroppo nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate, soprattutto illegalmente. (Tiscali Notizie)
Durante un’intervista con Maria Elena Viola, direttrice di Donna Moderna, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affrontato con fermezza due temi di scottante attualità: la sicurezza urbana e la lotta ai femminicidi. (Panorama)
In occasione della giornata internazionale delle donne, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha elencato sui suoi profili social una serie di vittime di femminicidi affermando che "difendere le ragazze significa però anche riconoscere l'inevitabile e crescente incidenza degli aggressori stranieri" che, secondo il Segretario del Carroccio, segna "un dato preoccupante che non sminuisce in alcun modo i casi italiani ma evidenzia le pericolose conseguenze di un'immigrazione incontrollata, spesso proveniente da Paesi che non condividono i principi e i valori occidentali". (Today.it)
"Adesso verro' definita razzista, ma c'e' una incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale, da parte di persone immigrate, soprattutto illegalmente. Perche', chiaramente, quando non hai niente, si produce una degenerazione che puo' portare da ogni parte". (la Repubblica)
La necessità di un salto culturale e di un confronto aperto, mettendo da parte divisioni e scontri ideologici. (Secolo d'Italia)