Missione UNIFIL, la conferenza stampa del Ministro Crosetto sulla situazione in Libano

Missione UNIFIL, la conferenza stampa del Ministro Crosetto sulla situazione in Libano
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Governo INTERNO

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha tenuto a Palazzo Chigi una conferenza stampa sulla situazione del contingente italiano impegnato in Libano. Alla conferenza hanno preso parte il Generale di Corpo d'Armata Francesco Paolo Figliuolo, Comandante Operativo di Vertice Interforze, e il Generale di Corpo d'Armata Giovanni Maria Iannucci, Capo di Gabinetto del Ministro. (Governo)

Ne parlano anche altre testate

"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane" contro la base Unifil 1-31 in Libano "potrebbero costituire crimini di guerra e sicuramente rappresentano delle gravissime violazioni alle norme del diritto internazionale umanitario". (Tiscali Notizie)

Fortissimo disappunto del ministro della Difesa, Guido Crosetto, per quanto accaduto in Medio Oriente, più precisamente in Libano. L'esercito israeliano ha colpito le postazioni dell'Unifil, la forza di peacekeeping delle Nazioni Unite stanziata tra Israele e Libano, che ospita 1.200 soldati italiani. (Today.it)

Libano, Crosetto: "Gli atti ostili di Israele contro Unifil potrebbero costituire crimini di guerra" (La Stampa)

"Crimini di guerra, non prendiamo ordini da Israele". L'affondo di Crosetto dopo l'attacco alle basi Unifil

Convocato d'urgenza l'ambasciatore israeliano a Roma. Meloni sente il comandante del contingente per rinnovare la vicinanza ai soldati italiani (Open)

Il ministro della Difesa non è solito tenere conferenze stampa, ma fa capire che si tratta di una situazione senza precedenti per cui serve il consiglio e l’aiuto di tutti. Sguardo cupo e teso, Crosetto condanna Israele in quelle che sono le dichiarazioni più dure mai espresse contro lo Stato Ebraico in un anno di conflitto mediorientale. (L'HuffPost)

Gli attacchi israeliani alle basi Unifil delle ultime 24 ore hanno scatenato l’ira sia dell’Onu, sia, in particolare, del governo italiano. Più di mille nostri soldati, infatti, sono schierati in Libano nell’ambito della missione delle Nazioni Unite e le Idf non hanno preso di mira solo il quartier generale dei caschi blu, ma anche le due basi gestite dai militari che si fregiano del tricolore. (il Giornale)