«Non perdiamoci di vista»: un saluto o un congedo?

Breve coda di riflessione sulla bella manifestazione che s’è tenuta sabato pomeriggio a Roma, in piazza del Popolo, e soprattutto sul saluto, con il sapore forte d’essere anche un contestuale congedo, lanciato da Michele Serra ai partecipanti, che aveva convocato in nome, e per amore, dell’Europa: «Non perdiamoci di vista». È la stessa identica frase con cui Nanni Moretti, in un’altra piazza romana, quella di San Giovanni, chiuse la memorabile esperienza dei Girotondi (Corriere della Sera)
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Nei giorni scorsi è andata in scena la piazza più assurda e demenziale della storia recente. Voglio dire la piazza dell’Europa. Migliaia di persone si sono radunate nelle piazze italiane, convocate da Michele Serra e dal suo surreale articolo comparso sulle colonne del rotocalco turbomondialista, voce del padronato cosmopolitico, La Repubblica. (Radio Radio)

Oggi, non più all'opposizione ma ministro consolidato della Repubblica Italiana, il capo della Lega ha preso nette distanze dall'estrema destra. Si è allontanato dai nazionalisti e si è avvicinato ai sovranisti. (MOW)