Dybala, l’infortunio è serio: l’agente a Roma per valutare l’operazione
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Paulo Dybala, attaccante della Roma, dovrà fare i conti con uno stop più lungo del previsto. L’infortunio al tendine semitendinoso della coscia sinistra, riportato durante l’ultima partita, si è rivelato più grave di quanto inizialmente temuto. Come riporta oggi il Corriere dello Sport, non ci sono margini per ottimismo: la lesione è seria e richiederà tempi di recupero prolungati, con la possibilità che l’argentino resti fuori dai campi per almeno un mese, se non di più.
La notizia, già di per sé difficile da digerire per i tifosi giallorossi, si accompagna al dispiacere personale del giocatore, che ancora una volta ha dovuto rinunciare a raggiungere la nazionale argentina. Tra il dolore fisico e la frustrazione per l’ennesimo stop, Dybala sta valutando con attenzione le opzioni terapeutiche disponibili. A Roma è arrivato anche il suo procuratore, Carlos Novel, per seguire da vicino la situazione e partecipare a quella che si configura come una vera e propria “unità di crisi”.
La scelta più delicata riguarda l’eventualità di un intervento chirurgico, ipotesi che, sebbene possa accelerare i tempi di recupero, non è ancora stata definitivamente scartata. Tuttavia, come sottolineano gli esperti, non ci sono miracoli in campo medico: ogni decisione dovrà essere ponderata con estrema cautela, considerando sia i rischi che i benefici.
Intanto, la Roma si prepara a fare a meno del proprio fuoriclasse per diverse settimane, con il rischio concreto di non poterlo schierare neppure nel derby pre-pasquale. Nuovi accertamenti, previsti a breve, chiariranno l’entità del danno e permetteranno di tracciare un percorso di recupero più preciso.
La situazione di Dybala, già fragile dal punto di vista fisico, rappresenta un ulteriore colpo per la squadra di José Mourinho, che in questa fase cruciale della stagione non può contare su uno dei suoi uomini più importanti. Il club, dal canto suo, è chiamato a gestire con attenzione un caso che, oltre alle implicazioni sportive, ha anche risvolti emotivi e psicologici per un giocatore spesso costretto a fare i conti con stop forzati.