Minuto di rumore per Giulia Cecchettin, il suo liceo lo vieta ma alunni e prof lo fanno lo stesso: "No a scuola nozionistica"

Come abbiamo scritto, ieri, 11 novembre, è stato il primo anniversario della morte della 22enne Giulia Cecchettin, ormai diventata simbolo della lotta alla violenza contro le donne e contro la cultura patriarcale e maschilista. C’è stata una polemica in merito al modo con cui la ragazza è stata ricordata nelle scuole e nelle Università. In molti hanno deciso di fare un minuto di rumore, invece del classico minuto di silenzio che si osserva per commemorare qualcuno che non c’è più. (Tecnica della Scuola)

Ne parlano anche altre fonti

Un anno dal femminicidio Cecchettin, omaggi sulla tomba di Giulia 00:45 (Il Mattino di Padova)

Il preside dell’istituto, Luca , con un circolare ha invitato gli studenti a vivere questo momento nella sfera privata, scatenando la rabbia di studenti e studentesse. «Prima di tutto credo che come scuola non ci sia nulla da aggiungere ai fiumi di parole che sono state dette – scrive il preside nella circolare -. (ilgazzettino.it)

Giulia Cecchettin, il preside del suo liceo «vieta» il minuto di rumore. Gli studenti: «Scelta retorica e inammissibile»

«Cari ragazzi, ad un anno di distanza dalla drammatica morte di Giulia Cecchettin, di fronte a tanti discorsi che avvolgono la giornata di oggi, il nostro Liceo desidera dare una testimonianza significativa... (Corriere della Sera)