L'Italia dei ragazzi e delle ragazze che non ci fa rimpiangere più il passato
Fotogramma La bellezza della vittoria in Coppa Davis - che ha annichilito in finale l'Olanda -, unita a quelle delle “ragazze” in Billie Jean King Cup (ex Fed Cup), non solo rimarca il fatto che in questo momento l’Italia è la prima nazione al mondo per il tennis, ma permette di sistemare finalmente in soffitta un certo culto del vintage fatto di confronti spesso infondati tra il passato (definito a priori - e non si sa perché - migliore) e il presente (ritenuto inspiegabilmente peggiore). (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altri media
Se non fosse stato per il match vinto da Cerundolo all’esordio contro Lorenzo Musetti, avremmo vinto la terza Coppa Davis della nostra storia (quasi) sbadigliando. E questa considerazione rende, meglio di altre, l’idea di ciò che l’Italia del tennis ha costruito e raggiunto negli ultimi anni. (Today.it)
Era invece solo un antipasto della stagione azzurra che stava venendo. C’è già chi, dopo l’incredibile bis-Davis, il 2024 del tennis italiano lo chiama l’anno dei miracoli, infiocchettato dagli Slam, da un ragazzo, nato sulle nostre Alpi che ha suonato la carica per tutto il movimento, diventato numero uno al mondo. (Quotidiano Sportivo)
L’Italia ha conquistato la Coppa Davis 2024 e ha così chiuso nel miglior modo possibile una stagione da favola: il tripudio di Malaga certifica lo status del tennis tricolore, che nel corso di questa annata agonistica ha saputo mettere le mani anche su due Slam e sulle ATP Finals grazie a Jannik Sinner e sul bronzo olimpico per merito di Lorenzo Musetti (soffermandosi soltanto al settore maschile e ai risultati di maggiore spicco). (OA Sport)
I numeri sono stati snocciolati in ogni possibile declinazione e sono francamente impressionanti, specie per un ragazzo che, come cita una canzoncina nota a una nicchia, iniziava il 2024 tra persone che si chiedevano "che cosa manca a Sinner per la finale slam?". (Eurosport IT)
Il punto della doppietta in Davis è arrivato, come da copione, dal numero 1 del mondo, che ha battuto per la nona volta su dieci l'olandese Griekspoor in un match più combattuto del previsto, ma alla fine scivolato per inerzia dalla parte del più forte. (Il Centro)
L’attaccante danese in realtà può vantare un palmarès di una certa importanza, con la società bianconera che non ha visto alla Juve la sua miglior espressione calcistica, ma che vede comunque registrato il suo nome tra coloro che hanno vinto il titolo in Serie A, storico, con la Juventus. (SpazioJ)