Dalla sanità al fisco, Landini sfida il Governo: "Riapra la trattativa o sarà rivolta sociale"
"Il punto è il governo cosa risponde ora" alle 500 mila persone che sono scese in piazza venerdì. "Ci deve essere una risposta. Per quel che ci riguarda bisogna aumentare la spesa sanitaria e bisogna agire sul fisco per andare a prendere le risorse per fare questi investimenti. Stiamo chiedendo al governo in modo esplicito che riconvochi un tavolo sulla legge di bilancio, così come chiediamo agli imprenditori di aprire le trattative sui rinnovi dei contratti". (la Repubblica)
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Però deve avere l’onestà intellettuale di dirlo chiaro, quando esula dai suoi compiti abituali e sconfina in un territorio improprio. O, almeno, non fino in fondo. (Primocanale)
" Il governo cosa risponderà alle 500mila persone che sono scese in piazza venerdì? ". Per il leader della Cgil adesso " Ci deve essere una risposta. (il Giornale)
Il segretario generale della Cgil non esclude ulteriori mobilitazioni dei lavoratori "se non si apre un confronto, se il governo non ci convoca, se in Parlamento non si cambia la legge di bilancio". E sull'uso della parola "rivolta" non fa marcia indietro: "Non mi pento". (Sky Tg24 )
Se c’era un modo per rappresentare l’inutilità dello sciopero generale voluto dal segretario della Cgil allo scopo di assecondare le proprie aspirazioni politiche, beh, Landini lo ha trovato. (Panorama)
Dalla sanità al fisco, Landini sfida il Governo: "Riapra la trattativa. Rivolta sociale? Senza non c'è libertà" (La Stampa)
Verrebbe da dire che una sensibilità così acuta per il linguaggio e la sua correttezza politica è sorprendente in chi ogni giorno esalta l’estremismo del «free speech» di Elon Musk come salutare ritorno alla libertà di espressione, dopo i decenni bui del «politically correct», in cui non si poteva neanche dire che «i gay non sono normali», come invece dice e scrive quel campione della destra italiana che è il generalissimo Vannacci. (Corriere della Sera)