Caso Orlandi: audio inedito,"Faccio sedici anni a gennaio". Il fratello Pietro riconosce a Chi l'ha visto la voce di Emanuela

"Sedici anni a gennaio". È questo il passaggio più chiaro dell'audio finora inedito trasmesso questa sera da "Chi l'ha visto" con la voce di Emanuela Orlandi. Presente in studio, il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, ha riconosciuto la voce della sorella e ha ricordato che Emanuela compie gli anni proprio a gennaio. L'audio di circa 3 minuti, molto disturbato, fa parte di una registrazione dal telefono di casa degli Orlandi di una telefonata dei presunti rapitori. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altre testate

Sito Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Valentina Di Nino Giornalista Linkedin (Libero Magazine)

L'audio inedito di Emanuela Orlandi L'appello di Pietro Orlandi (Virgilio Notizie)

Nel mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi c'è anche la telefonata di un uomo che fa sentire ai familiari la voce di una ragazza: parte di questo audio non era stata mai trasmessa. Caso Orlandi-Gregori, ascoltati Rando e Martella: «Sacrificate alla ragion di Stato» Emanuela Orlandi, perchè i magistrati hanno deciso di ascoltare le sue sorelle e i cugini Meneguzzi? Obiettivo, inoltre, su Nessy, la mamma bloccata in Egitto insieme alla sua bambina: il tribunale le ha tolto l'affidamento della figlia e lei deve affrontare un processo perché il marito l'ha accusata di adulterio. (ilmessaggero.it)

Emanuela Orlandi, l'audio inedito trasmesso da Chi l'ha visto: “Mi accompagnano in un paesino sperduto per Santa Marinella"

Spunta un audio inedito riconducibile al caso di Emanuela Orlandi: nel nastro, che sarà trasmesso stasera a Chi l'ha visto?, la voce di una ragazza. (Fanpage.it)

Altro giro, altra corsa, altro mistero, altro dettaglio. Altro. Da ormai 41 anni la scomparsa di Emanuela Orlandi è tutta un susseguirsi di piste, ipotesi, rivelazioni e indagini che, finora, non hanno portato a nulla o, quantomeno, non hanno risolto il caso. (Liberoquotidiano.it)

Si tratta di una telefonata arrivata il 5 luglio del 1983 a casa Orlandi. (Il Fatto Quotidiano)