Filippo Turetta pensava al suicidio dopo aver ucciso Giulia Cecchettin, la lettera ai genitori: "Mi dispiace"

Filippo Turetta avrebbe scritto una lettera ai genitori in cui non solo confessava l'omicidio di Giulia Cecchettin ma dava anche indicazioni su dove trovare il corpo: "Ho scritto che ero colpevole. Ho pensato che se avessi fumato e bevuto sambuca, sarebbe stato più facile suicidarmi". (Fanpage.it)

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A parlare è Andrea Camerotto, zio materno di Giulia Cecchettin, fratello della madre Monica, venuta a mancare a causa del cancro un anno prima della morte della giovane. Con un messaggio sui social, lo zio di Giulia sfoga la rabbia per le informazioni uscite dai verbali di interrogatorio di Filippo, nei quali descrive le modalità del femminicidio. (leggo.it)

Caricato nell'auto il corpo di Giulia, ormai morente, la Fiat Punto era rimasta ferma 2-3 minuti sulla strada. Perchè ? "non riuscivo a trovare il suo cellulare" ha spiegato Turetta al pm, aggiungendo che l telefonino era rimasto nella borsetta dell'ex fidanzata. (Tiscali Notizie)

Turetta, emergono altri dettagli: “Ho buttato il telefono di Giulia e il coltello a Fossò. Il pc l’ho gettato in una strada di Aviano”

«Ho gettato il coltello, il suo telefono, e il tablet mio non molto dopo Fossò, in un piccolo fossato di una strada laterale. L’omicida, Filippo Turetta si è sbarazzato del coltello con cui ha ucciso Giulia - uno dei due che aveva con sè - subito dopo aver lasciato la zona industriale di Fossò, dove c'è stata la parte finale dell'aggressione alla ragazza. (La Stampa)