Sinner risponde ad Alcaraz: «Giochiamo troppo? Si può anche scegliere di non fare alcuni tornei»

La Sinner-mania è arrivata fino a Pechino. I primi palleggi sul Diamond Court con Jiri Lehecka, i primi sorrisi con il suo nuovo staff (il preparatore atletico Marco Panici e il fisioterapista Ulises Badio), i giovani cinesi a caccia di una foto o di un autografo. Se qualcuno, da quelle parti, non lo conosceva, con la vittoria dell'Atp 500 del 2023 si è consacrato anche in Oriente, iniziando proprio da Pechino una scalata vertiginosa che lo ha portato sul trono del tennis mondiale. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Brutte notizie per Jannik Sinner, l’annuncio delle ultime ore su Carlos Alcaraz è clamoroso: adesso non ci sono più dubbi (SportItalia.it)

Sport ora per ora (Sport Mediaset)

Poi, però, qualcosa si è rotto. Certo, la rivalità conta: oggi come oggi sono i due migliori al mondo, ovvio che la competizione pesi. (Liberoquotidiano.it)

Alcaraz, la polemica è contro Sinner? “Nel circuito Atp troppe partite, molti giocatori sono d’accordo con me”

Insomma, il dibattito continua. Lo spagnolo numero 3 al mondo ha affermato che "molti giocatori" sono d'accordo con lui e avanza la possibilità che sia arrivato il momento di "dover fare qualcosa al riguardo" perché "il programma ci ucciderà", aveva già affermato la scorsa settimana Alcaraz alla Laver Cup, unendo la sua voce al crescente numero di tennistiche hanno sollevato l'argomento. (La Gazzetta dello Sport)

Si gioca troppo? Sì, ma è possibile trovare una soluzione, anche facile, per sopravvivere. Zverev aveva tuonato contro il sistema, che conosce molto bene essendo anche nel board dell’ATP come rappresentante dei giocatori, affermando che non esiste uno sport che finisce la seconda settimana di novembre e riprende il 29 dicembre; Alcaraz aveva detto di sentirsi poco motivato a giocare alcuni tornei, per colpa una stagione troppo affollata che non consente di staccare la spina e stare un po’ di più a casa e allenarsi. (LiveTennis.it)

Ma noi giocatori possiamo ancora scegliere cosa giocare e cosa no. “Il programma è piuttosto lungo. (Il Fatto Quotidiano)