I caschi blu italiani feriti in Libano, la minaccia di Putin, l'intervista a Merkel
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Buongiorno.Quattro caschi blu italiani della missione Unifil in Libano - due graduati e due sottufficiali - sono rimasti feriti dalle schegge, in modo non grave, dopo un nuovo attacco missilistico contro una base del contingente Onu, a Shama. A lanciare i razzi sono state, con tutta probabilità, le milizie filo-iraniane Hezbollah, che volevano forse colpire carri armati israeliani in manovra vicino alla base. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Quelli che hanno colpito la base Unifil "dovrebbero essere due missili, da quello che si vede, lanciati da Hezbollah. Ancora una volta è inaccettabile quello che sta accadendo e così come abbiamo detto a Israele di prestare la massima attenzione per impedire che la nostra base venisse attaccata, così diciamo con altrettanta fermezza a Hezbollah che i militari italiani non si toccano. (La Stampa)
Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu Unifil, non si sbilancia sull’intenzionalità o meno dell’attacco, ma invita per l’ennesima volta le parti al cessate il fuoco: «Non sappiamo al momento se quest’ultimo attacco a Chama sia intenzionale o no. (il manifesto)
Cinque militari italiani sono sotto osservazione nell'infermeria della base e le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni Missili di Hezbollah contro la base Unifil in Libano, feriti 4 militari italiani (AGI - Agenzia Italia)
Come gli otto di martedì. Due razzi lanciati da Hezbollah. (La Provincia di Cremona)
Mercoledì il nuovo leader di Hezbollah ha proclamato in tv di aver accettato il piano di pace americano e che «adesso la palla è ad Israele». Secondo la stampa di Tel Aviv ci sono l’80% di probabilità che gli scontri si fermino a giorni. (Corriere della Sera)
Una linea di confine (di demarcazione, come precisano da Unifil) che ora è diventata la linea del fronte. Nessuno in pericolo di vita. (ilmessaggero.it)