Tajani “Si fermino tutti, anche Israele. O guerra sarà fuori controllo”
MILANO (ITALPRESS) – “L’Italia chiede al governo dell’Iran e allo stesso primo ministro israeliano Netanyahu di frenare il ricorso alla violenza. Chiede a tutti, assolutamente a tutti, di interrompere la spirale della guerra. In queste ore un missile in più da una parte o dall’altra potrebbe portare questa guerra definitivamente fuori controllo. Lavoriamo in maniera convinta per evitare che tutta la regione finisca nell’abisso di una guerra generalizzata, una catastrofe che nessuno sarebbe in grado di controllare, che porterebbe morte e devastazione per anni. (SardiniaPost)
Ne parlano anche altri media
ASPMI esprime massima vicinanza ai colleghi, e alle loro famiglie, impegnati nella missione UNIFIL, in seguito all’escalation di violenza che ha coinvolto il Medio Oriente nelle ultime ore, con l’attacco dell’Iran a Israele (ASPMI)
Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, uscendo dalla audizione in Parlamento con il collega della Difesa Guido Crosetto sull'escalation in Medio Oriente. (Today.it)
Anzi, lo scenario va complicandosi ulteriormente, tanto che a sera - dopo l'attacco missilistico di Teheran - la premier Giorgia Meloni decide di convocare un vertice urgente a Palazzo Chigi con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, quello della Difesa Guido Crosetto, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e i vertici dei servizi di intelligence. (il Giornale)
È massima allerta dopo che Israele ha lanciato una nuova “invasione limitata” in Libano e dopo che l’Iran ha risposto attaccandolo sul suo territorio. Il ministro degli Esteri, insieme a quello della Difesa Crosetto, riferisce della situazione ricordando che "l'obiettivo primario è la de-escalation, a partire da un cessate il fuoco in Libano e a Gaza" (Sky Tg24 )
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Libano, Crosetto: "Pronti a rivedere ad horas la decisione su Unifil" Roma, 2 ott. "Siamo stati gli unici che hanno chiesto conto all'Onu cosa intendesse fare" sulla crisi in Medio Oriente, "preconizzando quello che poi sarebbe accaduto". (QUOTIDIANO NAZIONALE)