Roma, doppio corteo: città in tilt. Tensione a Trastevere
I temi sono gli stessi, ma ieri a Roma i cortei studenteschi hanno sfilato divisi, con l’unico effetto di paralizzare la città. Da una parte il corteo autorizzato con centinaia di giovani, partito da Piramide e diretto al ministero dell’Istruzione. E dall’altra una piccola delegazione di collettivi autonomi: circa cento studenti che hanno percorso un contro corteo inverso, non autorizzato, dal Mim a Piramide. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri media
Dura presa di posizione del Guardasigilli sugli incidenti di ieri: "Anche in passato hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti, poi si fa il gesto della P38 per strada e poi si spara. (Sky Tg24 )
I disordini si sono verificati davanti alla Prefettura, in piazza Castello. Le telecamere di Local Team hanno immortalato il momento in cui un agente di polizia in tenuta antisommossa sembra fare uno sgambetto a uno studente in un momento concitato della protesta. (Il Fatto Quotidiano)
No Meloni day, scontri a Torino tra manifestanti e polizia Meloni contro chi «protegge e giustifica violenze» La politica, e in primis la presidente del consiglio, non è rimasta in silenzio a guardare le immagini degli scontri. (ilmattino.it)
Il ministro della giustizia Carlo Nordio ha espresso così - a margine del convegno della Fondazione Iniziativa Europa a Stresa – la sua preoccupazione per la violenza messa in atto durante il corteo degli studenti, indetto per il No Meloni Day, degenerato al punto che una ventina di agenti sono rimasti feriti, in particolare a causa del gas urticante che è stato lanciato dai manifestanti contro le forze dell’ordine. (La Repubblica)
“Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi“. A Roma, Torino, Milano, Genova, Padova, Napoli, Palermo, Cagliari e in tante altre città universitari e liceali hanno dato vita a “No Meloni day atto II“, la manifestazione organizzata dall’Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. (Il Fatto Quotidiano)
ROMA — Striscioni che chiedono «potere agli studenti», slogan «per una scuola pubblica, libera e gratuita», cori durissimi contro il governo, bandiere della Palestina, lanci di vernice e uova contro ministeri e palazzi e poi il fantoccio del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara dato alle fiamme insieme al testo della sua riforma, le mani sporche di vernice rossa come fosse sangue che imbra… (la Repubblica)