«Le attese al pronto soccorso fanno aumentare la mortalità»
Da nord a sud, soprattutto nei periodi di festa, come quello natalizio, i pronto soccorso rischiano il collasso. Ma non si tratta soltanto di lunghe attese da parte dei pazienti e dei loro cari - e della conseguente crescita di aggressioni al personale sanitario. Ogni paziente fermo al pronto soccorso, in attesa di essere trasferito in un letto di un reparto, causa un ritardo di almeno 12 minuti sugli accessi successivi, facendo crescere anche la mortalità fino al 4,5%. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
«Noi siamo qui da tre giorni – racconta fuori dal Dea Salvatore, che ha accompagnato lo zio – e ancora non capiamo se verrà ricoverato o se verrà dimesso. Qualche criticità resta e le attese si protraggono a causa del gran numero di persone. (Corriere Roma)
Ciò si traduce in ore di ritardo con i pronto soccorso pieni di decine di persone in attesa di ricovero. Attesa «troppo lunga» al pronto soccorso, donna insulta e aggredisce una dottoressa: arrestata Una situazione esplosiva, riferisce Alessandro Riccardi, nuovo presidente Simeu (la società che rappresenta i medici dell'emergenza e urgenza), che conferma le tensioni in crescita in questi giorni festivi, quanto il pronto soccorso diventa l'unica ancora di salvezza per tanti malati che non riescono a trovare assistenza sul territorio. (leggo.it)
Ogni paziente fermo al pronto soccorso in attesa di essere trasferito in un letto di un reparto di ospedale causa un ritardo di almeno 12 minuti sugli accessi successivi, facendo crescere anche la mortalità dal 2,5 al 4,5% nei casi in cui il boarding, come viene definita l'attesa del posto letto, superi le 12 ore. (Alto Adige)
Con circa 2.600 accessi in Pronto soccorso da gestire e punte di oltre cinquecento tra ricoveri e trasferimenti da evadere (come da rilevazioni del sito SaluteLazio alle 19). Un numero di presenze molto elevato che si ripete nei giorni, tanto da aver costretto l’ospedale San Giovanni-Addolorata a sospendere l’attività chirurgica d’elezione, e come più volte segnalato nei giorni scorsi dalle pagine del Corriere. (Corriere Roma)
Il pronto soccorso della Città ospedaliera continua ad annaspare. Ieri, già nella seconda mattinata, si è toccato il picco di 56 pazienti bisognosi di assistenza. (ilmattino.it)
Quaranta pazienti in attesa di un posto letto al pronto soccorso e al San Giovanni scatta il blocco delle sale operatorie. L’ennesima giornata di disagi per i nosocomi romani, presi d’assalto negli ultimi giorni festivi, con record di affluenze e quindi «code» eterne di pazienti in attesa, parcheggiati tra le barelle nelle corsie. (Corriere Roma)