"L'Italia ci ha salvati, dovevamo ricambiare". Così è nato l'accordo sui migranti con l'Albania

"Dovevamo ricambiare". L'accordo con l'Albania sulla gestione dei flussi migratori è nato così. Dal rapporto di fiducia tra Giorgia Meloni e il premier albanese Edi Rama, ma anche da uno storico senso di riconoscenza che il Paese balcanico prova nei confronti dell'Italia. A spiegarlo è stato lo stesso primo ministro albanese nell'odierno punto stampa al termine della conferenza intergovernativa Ue-Albania a Lussemburgo (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Tutto il sistema dei centri per migranti in Albania, appena aperti, rischia di fallire a pochi giorni dalla partenza. (Fanpage.it)

Città del Vaticano “Le strutture per i migranti previste dal Protocollo Italia-Albania sono ora operative”. È quanto dichiarato dalla premier italiana Giorgia Meloni all’indomani della notizia del trasferimento ancora in corso di 16 migranti verso i centri allestiti a Shengjin e Gjader, in Albania. (Vatican News - Italiano)

Sono stati aperti i due centri per la gestione dei migranti in Albania. “L’Italia ha dato il buon esempio con la sottoscrizione del Protocollo Italia-Albania, per processare in territorio albanese, ma sotto giurisdizione italiana ed europea, le richieste di asilo. (LAPRESSE)

Migranti, l’operazione Albania è simbolica

“Siamo passati dai muri alle prigioni”. Monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Commissione Cei sui temi dell’immigrazione nonché presidente della fondazione Migrantes, all’Adnkronos dà voce all’amarezza dopo l’accordo, entrato ora nel vivo, tra Italia e Albania per verificare le richieste di asilo dei migranti. (Adnkronos)

Non solo in Italia: è un tema «sensibile», sul quale i governi si giocano parte dei consensi. (L'Eco di Bergamo)