La vendita del palazzo fu un azzardo, i motivi della condanna a Becciu

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Sassari Oggi INTERNO

I motivi della condanna al cardinale Becciu. In un documento di oltre 700 pagine, il Tribunale della Città del Vaticano chiarisce la condanna del cardinale Giovanni Angelo Becciu e di altri imputati, confermando il principio di un giusto processo. La sentenza, risalente a dicembre 2023, ha visto il religioso di Pattada riconosciuto colpevole di peculato e truffa aggravata, in seguito all’enorme investimento di 200 milioni di dollari nel fondo ad alto rischio di Raffaele Mincione, oltre a condanne per autoriciclaggio e truffa aggravata per altri imputati, tra cui Gianluigi Torzi. (Sassari Oggi)

Su altre fonti

Sono contenute in oltre 800 le pagine le motivazioni della sentenza con cui il Tribunale vaticano, lo scorso dicembre 2023, aveva condannato per reati diversi il cardinale Giovanni Angelo Becciu e altre persone coinvolte (Raffaele Mincione, Enrico Crasso, Gianluigi Torzi, Nicola Squillace, Fabrizio Tirabassi e Cecilia Marogna). (Sky Tg24 )

Un documento imponente di oltre ottocento pagi… (L'HuffPost)

Ecco perché il Tribunale del Papa, lo scorso dicembre, ha condannato in primo grado il cardinale Angelo Becciu in riferimento ai 100 mila euro provenienti dai fondi della Segreteria di Stato e destinati alla cooperativa Spes della diocesi di Ozieri, in Sardegna, nella quale lavorava anche suo fratello. (ilmessaggero.it)

Servizio di Rita Salerno Il Tribunale vaticano ha pubblicato le motivazioni della sentenza sul palazzo di Londra a carico del cardinale Angelo Becciu. La difesa: ‘Rispettiamo sentenza, ma siamo convinti dell’innocenza’. (TV2000)

Ecco perché il Tribunale del Vaticano, lo scorso dicembre, ha condannato il cardinale Angelo Becciu per peculato. Città del Vaticano Il reato di peculato si configura anche se non c'era ''finalità di lucro''. (La Nuova Sardegna)

Un’inchiesta complessa che ha visto l’intrecciarsi di più filoni d’indagine e un processo complesso che si è tutto giocato nel dibattimento (86 udienze) non potevano che concludersi con una sentenza altrettanto complessa - depositata oggi - con la quale si motivano in 700 pagine le decisioni del Tribunale presieduto da Giuseppe Pignatone. (Il Dubbio)