"Conflitti e clima: l'Ue non è pronta al peggio". Il report sulla difesa (e le minacce) dell'Europa

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il Giornale ESTERI

È difficile tradurre la parola finlandese sisu. Lo si può fare con perseveranza. Con resilienza. Oppure con forza di volontà. O, meglio ancora, utilizzando tutte queste parole insieme. Perché sisu ha a che fare con l'animo delle persone, con ciò che hanno al loro interno e che permette loro di resistere contro tutto e tutti, soprattutto nei momenti più disperati. È quella forza che ti fa sperare contro ogni speranza. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Tra le crescenti tensioni geopolitiche, gli attacchi ibridi e l’aggravarsi degli effetti del cambiamento climatico, l’Ue deve passare dalla “reazione alla preparazione attiva”. Bruxelles – L’ex presidente finlandese Sauli Niinistö ha presentato oggi (30 ottobre) il rapporto sulla preparazione e la prontezza della difesa europea, affidatogli da Ursula von der Leyen la scorsa primavera. (EuNews)

L’atteso report sulla Difesa europea stilato dall’ex primo ministro finlandese Sauli Niinistö, incaricato a marzo da Ursula von der Leyen di redigere il documento, non nasconde la totale mancanza di preparazione dell’Unione a una risposta ad attacchi da Paesi terzi. (Il Fatto Quotidiano)

L'Unione deve adattarsi al momento storico e al potenziale venir meno del sostegno Usa con una European Defence Production Act, spiega il nuovo rapporto del think tank (Adnkronos)

È una delle proposte contenute nel rapporto sul rafforzamento della preparazione militare Ue, un rapporto che ha lo scopo di suggerire come migliorare la preparazione del blocco a una eventuale guerra e a minacce militari. (EuropaToday)

Che cosa sostiene l'ex presidente finlandese Sauli Niinistö nel suo rapporto sul rafforzamento della preparazione e della difesa dell'Ue davanti alle crisi a partire dalla proposta di creare un’agenzia unica di intelligence a livello europeo Pro e contro del rapporto sull’Intelligence Ue (Start Magazine)

Davanti all’avanzata sempre più rapida delle truppe russe nel Donbass e al rischio di un tracollo dell’esercito ucraino, l’Unione Europea “dovrebbe mantenere e rafforzare ulteriormente la sua capacità di fornire supporto militare all’Ucraina per tutto il tempo necessario”. (LA NOTIZIA)