Omicidio di Cristiano Molè: preso uno degli esecutori materiali

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– Un nuovo fermo per i delitti del Corviale, ovvero l’omicidio di Cristiano Molè e il tentato omicidio di Massimiliano Pacchiarotti, avvenuti in un contesto di lotta tra clan. I poliziotti della Squadra mobile della questura di Roma e i carabinieri del Nucleo investigativo, nell'ambito di un'attività di indagine coordinata dalla Procura distrettuale antimafia della Capitale hanno eseguito nei giorni scorsi il fermo di uno dei presunti esecutori materiali dell’omicidio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

È stata una donna a incastrare i tre uomini accusati dell'omicidio di Cristiano Molè e della gambizzazione di Massimiliano Pacchiarotti, amico fraterno della vittima, ferito solo qualche mese dopo. Manuel Severa, Marco Casamatta e Simone Di Matteo: questo il nome dei tre ritenuti responsabili dell'omicidio. (Fanpage.it)

E quelli che pure venivano irretiti e costretti a svolgere varie funzioni di “supporto” al gruppo non percepivano alcuno “stipendio”. Chi non lavorava per loro doveva comunque pagare. (ilmessaggero.it)

Nessun codice d'onore. Solo prepotenza e violenza.... (Virgilio)

La Polizia di Stato, Squadra Mobile della Questura di Roma e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, nell’ambito di specifica attività di indagine coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma, nella serata di giovedì 17 ottobre, hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di uno dei presunti esecutori materiali dell’efferato omicidio di Cristiano Molè, avvenuto la sera dello scorso 15 gennaio e del tentato omicidio di Massimiliano Pacchiarotti, avvenuto lo scorso 15 maggio, entrambi nel quartiere di Corviale (Questure sul web)

Leggi tutta la notizia 'Mi aveva chiamato senza un motivo particolare e con una pistola alla tempia mi ha costretto a un rapporto orale'. (Virgilio)

“Mi ha chiamato senza un motivo particolare e con una pistola alla tempia mi ha costretto ad avere un rapporto sessuale”. Nessun rispetto. Nessun codice d’onore. Solo prepotenza e violenza. Anche contro le donne. (Repubblica Roma)