Petrolio a picco: l’Arabia Saudita è pronta a cambiare strategia

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QuiFinanza ECONOMIA

Quotazioni del petrolio a picco sui mercati internazionali, in attesa di un aumento produttivo da parte dell'Opec+ e di rumors che parlano di un cambio di strategia dell'Arabia Saudita, che sarebbe pronta ad aumentare la produzione, abbandonando l'idea di controllare il prezzo del greggio e spingerlo verso un dato livello desiderato Addio al target dei 100 dollari Stando ad una indiscrezione del Financial Times, l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad abbandonare il suo obiettivo di prezzo "non ufficiale" di 100 dollari al barile e si preparerebbe quindi ad aumentare la produzione, rassegnandosi a gestire un periodo di prezzi più bassi. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Il WTI scambia - ugualmente ribassista - in area USD67,85 per azione. La Libia si sta preparando a riprendere la produzione di petrolio dopo che i governi rivali hanno risolto una disputa che aveva bloccato la produzione. (Morningstar)

Nonostante il premio di rischio geopolitico, i prezzi del petrolio sono destinati a rimanere sotto pressione, appesantiti da una domanda più lenta del previsto e dall’incertezza sulla revoca dei tagli alla produzione da parte dell’OPEC+. (MeteoWeb)

Milano, 26 set. A pesare è la notizia che l’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, starebbe pensando a un aumento della produzione da dicembre, anche se la mossa dovesse portare a un periodo prolungato di bassi prezzi del petrolio. (Agenzia askanews)

Il Medio Oriente torna a infiammare il petrolio, il mercato teme uno stop delle forniture. Dove possono arrivare i prezzi

Secondo giorno consecutivo di rialzi per il petrolio, spinto dalle tensioni in Medio Oriente che alimentano i timori per le forniture di greggio dalla regione. Brent e Wti avanzano di oltre il 2%, in attesa di possibili rappresaglie di Israele e degli Stati Uniti dopo l’attacco missilistico dell’Iran. (Finanzaonline)

Prezzo del petrolio in aumento sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a novembre è scambiato a 68,89 dollari al barile con una crescita dell'1,04% mentre il Brent sempre con consegna a novembre passa di mano a 72,66 dollari al barile con un avanzamento dello 0,94%. (Tiscali Notizie)

Gli investitori attendono ora i dati sulle scorte e la riunione dell’Opec+ del pomeriggio. (Milano Finanza)