Petrolio a picco: l’Arabia Saudita è pronta a cambiare strategia

Quotazioni del petrolio a picco sui mercati internazionali, in attesa di un aumento produttivo da parte dell'Opec+ e di rumors che parlano di un cambio di strategia dell'Arabia Saudita, che sarebbe pronta ad aumentare la produzione, abbandonando l'idea di controllare il prezzo del greggio e spingerlo verso un dato livello desiderato Addio al target dei 100 dollari Stando ad una indiscrezione del Financial Times, l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad abbandonare il suo obiettivo di prezzo "non ufficiale" di 100 dollari al barile e si preparerebbe quindi ad aumentare la produzione, rassegnandosi a gestire un periodo di prezzi più bassi. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

– Titoli petroliferi a picco in Borsa in scia alla frenata del prezzo del greggio, con i futures sul Wti che scivolano sotto i 68 dollari al barile, in ribasso di oltre tre punti percentuale. A pesare è la notizia che l’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, starebbe pensando a un aumento della produzione da dicembre, anche se la mossa dovesse portare a un periodo prolungato di bassi prezzi del petrolio. (Agenzia askanews)

Focus anche sull’Opec+ e sulle scorte americane. Secondo giorno consecutivo di rialzi per il petrolio, spinto dalle tensioni in Medio Oriente che alimentano i timori per le forniture di greggio dalla regione. (Finanzaonline)

Secondo gli esperti, qualsiasi accenno alla prosecuzione degli aumenti della produzione potrebbe compensare le preoccupazioni relative alle interruzioni delle forniture dal Medio Oriente (Milano Finanza)

Medio Oriente: tensioni tra Israele e Iran pesano sui mercati. Greggio in risalita

Sull'economia americana e, di riflesso, su quella globale incombono due nuove minacce: il blocco dei porti della East Coast e l'aumento del petrolio. (L'HuffPost)

I prezzi del Brent martedì primo ottobre sono calati in area USD71,20 al barile, toccando un minimo di tre settimane, mentre il debole sentiment del mercato ha prevalso sui rischi provenienti dal Medio Oriente. (Morningstar)

Torna l’incubo guerra sui mercati internazionali dopo che il governo israeliano ha promesso una risposta severa al lancio di missili da parte dell’Iran verso Tel Aviv, lasciando il Medio Oriente in preda al timore sempre più concreto di un’escalation di tensione tra i due nemici di sempre. (Wall Street Italia)