Gloria!, la recensione: la prima di Margherita Vicario e un film (pop) che rispecchia la sua autrice

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La recensione di Gloria!: il tempo, la musica, la ribellione. E il potere dell'arte. Margherita Vicario esordisce come regista in un film che è l'esempio del debutto (in tutti i sensi). In concorso a Berlino. Gloria! rispecchia totalmente le vibes della sua autrice. Sembra banale, eppure non sempre un film (per di più d'esordio) riesce ad essere il riflesso diretto di chi lo porta in scena. Succede, quindi, che il mood del film, dall'inizio alla fine, e nella sua costante ricerca dell'immagine (che si traduce in immagine sonora, spesso e volentieri), sia lo specchio della regista, Margherita Vicario. (Movieplayer)

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Domenica 25 febbraio alle ore 18 presso il Palazzo della Cultura di Locri si terrà la presentazione del primo lavoro discografico del talentuoso musicista calabrese Alessandro Santacaterina. L’evento, organizzato dall’Accademia Senocrito e patrocinato dal comune di Locri, vedrà come ospite il noto musicista folk e compositore Mimmo Cavallaro. (Corriere di Lamezia)

Un esordio italiano in concorso al Festival di Berlino: si tratta di “Gloria!”, opera prima di Margherita Vicario, cantautrice e attrice che ha scelto di fare il grande passo posizionandosi anche dietro la macchina da presa. (Il Sole 24 ORE)

Gloria! inizia, e subito ci viene spiegato dove e quando siamo: in un orfanotrofio femminile, alle porte di Venezia, nel 1800. Subito, ci viene reso evidente che la protagonista del film si chiama Teresa, è quella che ai tempi si chiamava una serva, che è muta (o così pare) e che ama i bambini. (ComingSoon.it)

Min. di lettura (Gay.it)

Esordire alla regia ed essere in concorso alla Berlinale non è da tutti. Ma se c’è una qualità che non fa difetto a Margherita Vicario e al suo Gloria! è proprio l’ambizione. Attrice diplomata all’accademia e cantautrice, ha voluto fondere queste due anime dirigendo «un film musicale» capace di «dare voce al desiderio delle donne di essere ascoltate» e per farlo è tornata indietro nel tempo, all’inizio dell’Ottocento, quando le donne potevano studiare musica ma non eseguirla in pubblico. (Corriere della Sera)

Il Friuli torna quindi protagonista alla Berlinale dopo 15 anni di assenza, grazie a “Gloria!”, il lungometraggio che segna l’esordio alla regia della cantautrice e attrice Margherita Vicario. Il Friuli “sbarca” al Festival del Cinema di Berlino (Friuli Oggi)