Eataly: nel 2023 ricavi a 696 milioni (+9%) ma la perdita è 28 milioni di euro
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Milano – Eataly, nel 2023, ha realizzato ricavi consolidati per 696 milioni (+9%), con un Ebitda di 41,1 milioni (+9%) e una perdita di 28 milioni di euro. A riportarlo è Emanuele Scarci su ItaliaOggi. Il debito verso le banche si attesta a circa 140 milioni, mentre quello netto è pari a 44 milioni. Per la società, di cui il 52% è di proprietà del fondo Investindustrial, il futuro sembra sempre più orientato agli Usa, dove realizza il 61% dei ricavi consolidati con 5.400 addetti, mentre l’Europa vale circa il 38,5% con 3.500 dipendenti. (Alimentando)
Se ne è parlato anche su altre testate
12 punti ristoro Il mercato rimane al centro del piano terra e intorno ci sono 12 punti ristoro, nei quali si usa packaging interamente compostabile e riciclabile. (InformaCibo)
Dieci settimane di lavori e dieci anni di vita: Eataly Smeraldo in piazza 25 Aprile si presenta completamente ristrutturato e festeggia con dieci giorni di eventi e spettacoli gratuiti aperti alla città mentre riprenderanno in un’area più grande e fornita i percorsi didattici per le scolaresche, con i bambini che imparano a fare il pane e vedono come «nasce» una mozzarella, e verranno rilanciati i corsi di formazione professionale tesi anche a possibili nuove assunzioni. (Corriere Milano)
MILANO (ITALPRESS) – Dopo un’intensa ristrutturazione curata dal team interno di architetti che firma tutti i punti vendita del Gruppo, Eataly Smeraldo festeggia i suoi dieci anni con un design aggiornato e una modalità completamente nuova di vivere gli spazi. (OglioPoNews)
Ecco cosa succede da Eataly Smeraldo, con una galleria completa di immagini. Passano gli anni ed Eataly trova sempre il modo di non annoiare i propri estimatori. (MilanoToday.it)
Dopo dieci anni e un investimento di 3 milioni Eataly Smeraldo a Milano cambia radicalmente il look, rinnova l’offerta enogastronomica e di ristorazione con 12 punti di ristoro, una scuola dove si organizzano corsi di cucina ed eventi. (Il Sole 24 ORE)
Il format, nato nel 2007 a Torino da un’idea di Oscar Farinetti, che voleva creare un luogo che mettesse al centro l’attenzione alla qualità e la cultura del mangiar bene, negli anni si è ampliato arrivando a contare oltre 50 negozi dislocati tra Europa, America e Asia, con un transito di 50 milioni di visitatori ogni anno. (Wine Pambianco)