Il governo taglia il sostegno all'automotive

Sono passati pochi giorni dalla mobilitazione nazionale unitaria indetta venerdì 25 ottobre da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil per denunciare la gravissima situazione in cui si trova la filiera della componentistica non metalmeccanica dell’automotive, in particolare le aziende che lavorano in monocommittenza o in prevalenza per Stellantis, nel nostro Paese e in Europa. Il provvedimento di Palazzo Chigi Nelle ultime ore è emerso che nella prossima Legge di bilancio il Governo taglierà 4,6 miliardi di euro al Fondo automotive istituito dal governo Draghi nel 2022 a sostegno della riconversione della filiera per attuare la transizione energetica (Collettiva.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il governo di Giorgia Meloni "si riempie tanto la bocca della volontà di tutelare il settore dell'automotive", e poi nel bel mezzo della crisi "sposta quattro miliardi dal settore per darli alla Difesa". (EuropaToday)

La notizia è conseguenza dei tagli della Manovra sul Fondo Automotive: il governo vuole dirottare 4,6 miliardi di euro dei 5,8 miliardi di euro previsti per il periodo 2025-2030 per finanziare altre misure (Corriere della Sera)

Pare, almeno stando alle dichiarazioni, che nessuno avesse il sentore che si potesse arrivare a prendere una decisione simile. Abbiamo visto che diverse associazioni del settore hanno protestato, esprimendo sconcerto ed incredulità sulla decisione dell'esecutivo, soprattutto alla luce di passate promesse. (HDmotori)

Un 2025 poco green tra tagli all’automotive, bonus e nuove accise su gas e luce: cosa c’è nella legge di Bilancio

Automotive: il settore è in crisi profonda, il Governo taglia 4,6 miliardi e li assegna alla difesa “I costi di acquisto di un’auto sono cresciuti del 30%, ma i salari come ben sappiamo in Italia sono fermi al 1990”, dice ai nostri microfoni Duccio Zola, ricercatore di Sbilanciamoci Alleanza Clima Lavoro. (sbilanciamoci.info)

Lavoro, sanità, cambiamento climatico: sono tanti i temi affrontati da Stefano Bonaccini oggi a Pordenone, parlando con i giornalisti al termine di un incontro con Cgil, Cisl e Uil, promosso dal Partito democratico del Friuli Venezia Giulia. (Il Messaggero Veneto)

I risultati si vedranno nei prossimi mesi, ma i contenuti della legge di Bilancio per tutto ciò che riguarda ambiente ed energia sono da tenere d’occhio e sono la cartina di tornasole di una maggioranza che continua a vedere la transizione verde come il fumo negli occhi di sinistra, verdi, associazioni. (FIRSTonline)