Crisi tedesca e spese militari: a rischio gli equilibri europei

Questo articolo è pubblicato sul numero 47 di Vanity Fair in edicola fino al 19 novembre 2024. Sono le prime conseguenze politiche globali della vittoria di Trump, che ridefinisce i rapporti tra Paesi ma anche quelli tra forze politiche interne a ciascun Paese. Perché avere un presidente degli Stati Uniti con obiettivi, ambizioni e valori opposti a quelli di Joe Biden fa la differenza. Soprattutto in Europa (Vanity Fair Italia)

Su altre fonti

In Germania aumentano i fallimenti e accelera il collasso economico. Il punto di Sergio Giraldo Secondo un’analisi pubblicata la settimana scorsa dall’Istituto Leibniz per la ricerca economica di Halle (IWH), in ottobre il numero delle insolvenze di società di persone e di capitali in Germania è salito a 1.530. (Start Magazine)

Nulla di drammatico, in fin dei conti anche il Giappone sta senza troppi traumi vivendo la sua terza età industriale, ma ci sono tutte le ragioni per pensare alla fine di un modello economico che aveva le sue radici nel Wirtschaftswunder, il miracolo economico di 70 anni fa. (il Giornale)

E non solo per il comparto automotive. Piccole e grandi imprese sono tutte dello stesso avviso. (Corriere della Sera)

Trump costa l’1% del pil della Germania. L’allarme per i dazi Usa del presidente della Bundesbank Joachim Nagel

Tra il 2019 e oggi, la Germania ha perso oltre il 9% della sua produzione industriale. Anche altri paesi dell’Europa occidentale, come Francia (-5%) e Italia (-3,5%), non se la passano bene. (ISPI)

Brescia. Nel 2024 il 79% delle imprese manifatturiere bresciane che esportano in Germania ridurrà le vendite: il dato emerge dal confronto con il 2021, ultimo anno prima del rallentamento della locomotiva tedesca. (QuiBrescia.it)

Nagel: la Germania non crescerà quest’anno, mentre l’anno prossimo l’economia salirebbe comunque di meno dell’1% senza considerare le misure Usa. (Milano Finanza)