Etna, nuova emissione di cenere con “anomalia termica” e frana

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BlogSicilia.it INTERNO

L’Osservatorio di Catania dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha reso noto che, a partire dalle 11.25, si registra un’anomalia termica localizzata alla base sud orientale del cratere di sud-est dell’Etna, a circa 3 mila metri, in corrispondenza della quale viene emessa una modesta quantità di cenere.

L’INGV ha informato che “durante la fase culminante dell’eruzione del 10 febbraio al Cratere di Sud-Est dell’Etna si sono formati diversi flussi piroclastici, soprattutto sul fianco sud del suo cono”. (BlogSicilia.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

(LaPresse) Una anomala eruzione dell'Etna ha provocato una fontana e quella che viene definita una 'tempesta vulcanica'. A eruttare (il 10 febbraio) è stato il cratere Sud Est del vulcano (Corriere TV)

E’ quanto emerge dalle osservazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. La rete tilt ha mostrato variazioni contenute entro pochi microradianti durante l’attività di fontana di lava. (Gazzettinonline)

Si tratta di un fenomeno rarissimo, chiaramente visibile in queste immagini. Nel fulmine vulcanico c'è una differenze di potenziale dei lapilli all’interno della nube vulcanica (La Sicilia)

È stata visibile da numerose località siciliane, oltre che da Catania e Taormina, e si è potuta osservare anche dalle isole Eolie. L’Etna, il vulcano più alto e più attivo d’Europa, ha dato vita a un’eruzione spettacolare, con tanto di fontana di lava e una nube di cenere vulcanica alta circa 10 chilometri giovedì sera. (RSI.ch Informazione)

Anche l’attività infrasonica ha raggiunto valori molto elevati ed è localizzata al cratere di Sud Est. Si mantiene molto alto il livello del tremore interno dei condotti magmatici dell’Etna, segno di una forte energia nell’edificio vulcanico (Il Fatto Vesuviano)

Fenomeno considerato non tanto tipico dell’attività dell’Etna, ma piuttosto dei vulcani “violenti” in Indonesia, Giappone, Sud America o magari anche del Vesuvio (che però dorme profondamente), i flussi piroclastici sono una sorta di valanghe di gas caldo cariche di frammenti di lava, e sono il fenomeno più letale e distruttivo che un vulcano possa produrre. (MeteoWeb)