Meloni contro lo stop alle auto termiche nel 2035. "Si deve avere il coraggio di riaprire la partita"

Il blocco alla vendita di vetture con motore a combustione nei 27 Paesi della UE a partire dal 1° gennaio 2035 sembra inevitabile ma dopo l'intervento al Consiglio Competitività del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso anche il premier Giorgia Meloni torna a chiedere più tempo per la transizione elettrica imposta dall'Unione Europea. In vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre, il presidente Meloni ha conferito al Senato: "Si deve avere il coraggio di riaprire la partita e perseguire la strada della neutralità ecologica, sostenendo filiere come quella dei biocarburanti, in cui l'Italia e l'Europa possono giocare un ruolo da protagonista". (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre fonti

benzina e diesel dal 2035, "si deve avere il coraggio di cui l'Italia e l'Europa possono giocare un ruolo da (Tuttosport)

È una posizione che noi abbiamo sostenuto fin dall’inizio, spesso in splendida solitudine, e che oggi, finalmente, è diventata invece patrimonio comune. Perché non è vero che per difendere l’ambiente e la natura l’unica strada percorribile sia quella tracciata da una minoranza palesemente ideologizzata”. (Il Fatto Quotidiano)

La folle ambizione di virare sulle auto elettriche entro il 2035 sta allarmando la case automobilistiche, i sindacati, i manager e i lavoratori. Piano piano, picconata dopo picconata, realismo dopo realismo, si sfalda il castello di carte verdi costruito negli ultimi cinque anni da Frans Timmermans e dalla Commissione Europea. (Nicola Porro)

Ue, Meloni: La decarbonizzazione con deindustrializzazione è suicidio

Roma, 15 ott. Non ha alcun senso distruggere migliaia di posti di lavoro, smantellare interi segmenti industriali che producono ricchezze e occupazioni e condannarsi a nuove dipendenze per obiettivi impossibili da raggiungere. (il Dolomiti)

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Rosa, vice presidente della commissione Ambiente in Senato. (Sassilive.it)

, cioè in poco più di un decennio, è uno degli esempi più evidenti di questo approccio sbagliato" alla transizione green, "si è scelta la conversione forzata ad una sola tecnologia, l'elettrico, di cui però noi non deteniamo le materie prime, non controlliamo le catene del valore, che ha una domanda relativamente bassa e prezzi proibitivi per gran parte dei nostri concittadini", ha aggiunto. (Il Sole 24 ORE)