Medio Oriente. La Siria sull'orlo del baratro «I jihadisti anti-Assad sono ad Aleppo»
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Miliziani jihadisti anti-Assad entrano in moto nei quartieri periferici di Aleppo - Ansa Una fiammata inaspettata quanto violenta. Se in Libano traballa già la fragilissima tregua, la Siria torna a incendiarsi in solo 48 ore: l’avanzata improvvisa su Aleppo di gruppi jihadisti dalla “ridotta” di Idlib – l‘ultima provincia ribelle – riapre di fatto la battaglia congelata dal 2020 fra il regime di Assad e i ribelli fiancheggiati da Erdogan. (Avvenire)
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È riesplosa inaspettatamente mercoledì la guerra per procura in Siria, dove l’organizzazione islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), considerata terroristica da diversi Stati, compresi USA e Turchia, ha lanciato attacchi nella provincia nordoccidentale di Aleppo, controllata dall’esercito regolare siriano del presidente Bashar al-Assad, provocando decine di vittime civili. (L'INDIPENDENTE)
Lo riferisce Afp. Il ministero degli Esteri iraniano ha ribadito il suo "continuo sostegno" alla Siria mentre è in corso l'offensiva contro Aleppo da parte delle forze che si oppongono al regime di Bashar Al Assad. (Il Mattino di Padova)
Un’offensiva preparata per mesi da milizie antigovernative, qaidiste e filo-turche, guidata dal gruppo Hayat Tahrir al Sham, ha travolto in poco più di 24 ore una cinquantina di località nel nord e nord-ovest del Paese. (rsi.ch)
Gli aerei russi e siriani hanno effettuato intensi raid sulla città di Idlib e sulla sua regione, l'ultima roccaforte dei jihadisti e dei ribelli nel nord-ovest della Siria, ha dichiarato l'Osservatorio siriano per i diritti umani. (Tiscali Notizie)
Ma per molti osservatori è più che altro il segnale: le ceneri di uno dei conflitti più sanguinosi e mortali della nostra epoca stanno tornando a farsi braci. Di attacco a sorpresa parlano in tanti. (Corriere della Sera)
Con la tregua in Libano che al momento regge ma resta appesa a un filo, la guerra mondiale combattuta in Medio Oriente torna a infiammare la Siria, dove si confrontano da anni turchi, russi, americani e israeliani. (Il Fatto Quotidiano)