Borsa chiusura 2 ottobre: l’avviso di Israele di un’imminente risposta all’Iran paralizza i mercati

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FIRSTonline ECONOMIA

Borse in guardia rispetto ai possibili sviluppi dello scontro tra Israele e Iran. A Piazza Affari salgono Leonardo, Eni, Amplifon e Saipem. Cade Pirelli dopo il divorzio da Brembo I mercati risultano oggi più indecisi che pessimisti, guardando soprattutto agli sviluppi della guerra in Medio Oriente con Israele che ha annunciato che risponderà presto all’attacco missilistico dell’Iran. Dopo le perdite della vigilia i listini europei chiudono in ordine sparso e poco lontano dalla parità: Milano -0,28%, Francoforte -0,18%, Parigi +0,05%, Londra +0,16%. (FIRSTonline)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Esiste una certa preoccupazione tra gli investitori in attesa della risposta di Israele. Quali sono le nostre prospettive sulla crisi? (IG)

Acea FTSE Italia Star (LA STAMPA Finanza)

Euro / Dollaro USA (Teleborsa) (Borsa Italiana)

Il petrolio WTI ha superato i massimi locali stabiliti nella seconda metà di settembre oggi, rompendo la barriera dei 72 dollari al barile, dopo che Israele ha promesso di rispondere al lancio di circa 200 missili balistici (inclusi quelli ipersonici) dall'Iran, aumentando il rischio per le forniture di petrolio dalla regione. (XTB)

In aumento anche l'oro, bene rifugio per eccellenza e i rendimenti dei titoli di Stato, mentre le Borse si mostrano caute. Prosegue il rally del petrolio Usa che sale oltre i 72 dollari al barile (Wti +3,5% a 72,4 dollari al barile) e quello del Mare del Nord si avvicina ai 76 (Brent +2,9% a 75,70 dollari al barile). (QUOTIDIANO NAZIONALE)