L'America corre in Turchia perché non siano i curdi a pagare il conto siriano (di L. Santucci)
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Issare “la bandiera della rivoluzione” nelle istituzioni del Rovaja è un gesto tutt’altro che simbolico. L’amministrazione che governa nel nord-est della Siria ha voluto adottare il drappo tricolore con le tre stelle rosse, simbolo dei ribelli e nuovo vessillo del paese dopo la caduta del regime degli Assad. Averlo fatto proprio è un chiaro segnale distensivo, come si intuisce dalla spiegazione delle Forze democratiche siriane (Sdf), sigla che raccoglie tutti i gruppi armati curdi e filo-curdi, tra cui l’Unità di protezione popolare (Ypg): “Siamo parte della Siria unita e del popolo siriano”. (L'HuffPost)
La notizia riportata su altre testate
Ci sono piaciuti il suo stile (anche) nelle sconfitte, il suo modo di guardare le cose e a volte (come nella foto sopra) di abbassare gli occhi. Naturalmente questo non significa essere sempre d'accordo con il segretario di Stato uscente, o approvare per forza le politiche dell'amministrazione Biden di cui lui, negli ultimi quattro anni, si è fatto messaggero (che porta pena). (Corriere della Sera)
. Madrid in avvio cede lo 0,6%, Amsterdam lo 0,5% e Londra lo 0,3%. (Tuttosport)
Anthony Blinken e Jake Sullivan, rispettivamente Segretario di Stato e Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti sono in missione nella regione per cercare di convincere Israele ad accettare un cessate il fuoco e favorire una transizione pacifica e inclusiva in Siria dopo la caduta di Bashar al-Assad. (ISPI)
“Nei miei colloqui con il Presidente turco (Recep Tayyip) Erdogan e con il Ministro Fidan, abbiamo parlato dell’imperativo che Hamas dica sì al possibile accordo, per contribuire finalmente a porre fine a questa situazione”, ha detto Blinken che ha poi concluso: “Apprezziamo molto il ruolo che la Turchia può svolgere nell’usare la sua voce con Hamas per cercare di portare a termine questo accordo”. (LAPRESSE)
E ha citato Charlie Brown, che cerca di dare un calcio alla palla da football, ma Lucy ogni volta gliela toglie da sotto i piedi, per descrivere il tentativo di questa amministrazione di trovare un accordo tra Israele e Hamas per porre fine alla guerra a Gaza. (Corriere della Sera)
“C'è un ampio accordo su ciò che vorremmo vedere in futuro, a partire dal governo provvisorio in Siria, che sia inclusivo e non settario, che protegga i diritti delle minoranze e delle donne” e che non ‘rappresenti alcun tipo di minaccia per i vicini della Siria’, ha dichiarato Blinken durante le dichiarazioni congiunte con il ministro degli Esteri. (La Nuova Sardegna)