Vino senza alcol, perché in futuro se ne consumerà sempre di più: «Può salvare le imprese». Ma in Italia è ancora vietato
Cultura, storia e tradizione. Da secoli un fil rouge unisce l'Italai e il vino tanto che lo Stivale è tra i maggiori produttori di vino del mondo.Ma ora ci sarebbe una novità: nel corso degli ultimi anni ha preso strada il vino dealcolizzato e le polemiche su questa innovazione non sono certamente mancate. Per il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida questa novità snatura completamente la bevanda: «Chiamatelo bevanda a base di uva ma non vino». (leggo.it)
Su altre fonti
Secondo Josko Gravner, il maestro degli orange wine invecchiati nelle anfore di terracotta i «vini dealcolati sono una cavolata. Mentre in Italia infuria la polemica, sui pro e i contro del vino dealcolizzato, nell’astigiano, a Calamandrana, c’è un imprenditore, Massimo Lovisolo, di Sovipi, che tira dritto e ha cominciato a fare sperimentazione su un prodotto che nel mondo vale 2 miliardi di dollari di giro d’affari ma che nel nostro paese è fuori legge. (Corriere della Sera)
ProWein spinge ancora di più su no alcol e spirits. La Messe di Düsseldorf guarda all’appuntamento del 2025 (16-18 marzo) all’insegna del claim Discover the Taste of Tomorrow. (Gambero Rosso)
Massimo Lovisolo di Sovipi ha cominciato a sperimentare. La pensa così anche il maestro degli orange wines Josko Gravner: «I vini dealcolati sono una cavolata. (Open)