Beko: il piano industriale respinto, priorità alla tutela dell'occupazione nelle Marche

Il piano industriale riproposto da Beko è inaccettabile e va ritirato dall’azienda. Lo abbiamo ribadito in modo chiaro e fermo. Comunanza non può chiudere così come va tutelata l’occupazione nella sede di Fabriano. Queste sono state le parole del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, presente al tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy insieme ieri pomeriggio agli assessori regionali al lavoro Stefano Aguzzi e alle attività produttive Andrea Maria Antonini delle Marche. (il Resto del Carlino)

Su altri giornali

Lo abbiamo ribadito in modo chiaro e fermo nel corso del tavolo che si è svolto oggi... "Il piano industriale riproposto oggi da Beko è inaccettabile e va ritirato dall'azienda. (Virgilio)

COMUNANZA La Beko Europe cercherà, nei limiti del possibile, di fare la sua parte affinché il sito di Comunanza possa trovare un’alternativa per il futuro. La negoziazione a livello nazionale, al Ministero delle Imprese e Made in Italy è appena cominciata e l’ultimo incontro dì martedì, ha portato ad un nulla di fatto. (corriereadriatico.it)

Il peso dei colletti bianchi sui costi da ridurre, il mercato sotto le attese e l’operatività ridotta dei poli nel mirino dei tagli (Milano Finanza)

Sciopero metalmeccanici a Siena: 600 in corteo per il rinnovo del contratto

– Altri dieci giorni di cassa integrazione nello stabilimento Beko di Siena. In particolare, nelle giornate dell’8, 9, 14 e 15 gennaio si lavoverà normalmente a turno pieno e a turno ridotto, mentre nei giorni 21, 22, 23, 27, 28, 29 e 30 gennaio ci sarà il doppio turno nella linea ’big’. (LA NAZIONE)

A Fabriano in Beko lavorano oltre mille dipendenti, 520 persone più 500 impiegati, oltre a diverse centinaia di lavoratori nell’indotto. Sarà un Natale amaro quello dei lavoratori Beko dopo l’ultimo incontro in ministero in cui la multinazionale ha confermato un piano industriale che prevede oltre 700 esuberi in tutte le Marche di cui quasi 400 nella città della carta. (il Resto del Carlino)

Tra tamburi, fischi e fumogeni, si è alzato dal corteo quello che ormai è diventato un vero e proprio inno: "La gente come noi non molla mai". Ad aprire la manifestazione, i lavoratori del sito Beko di viale Toselli con lo striscione 'Beko in lotta' e pettorine con la scritta '299 motivi per resistere'. (LA NAZIONE)