Stop al terzo mandato e stallo sull’Autonomia. I malumori dei leghisti

LA GIORNATA ROMA Prima preannuncia lo stop al terzo mandato per De Luca. Poi, rimanda al Consiglio dei ministri, in programma in serata, il da farsi riguardo al referendum sull’autonomia. È questa la strategia di Giorgia Meloni nel giorno dell'incontro con la stampa parlamentare. Una conferenza caduta in coincidenza del Cdm di inizio anno. Dove, a finire sulla graticola, sono state le due riforme più care al Carroccio (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Impugnata. Sullo sfondo la richiesta di modifica della legge chiesta dalla Lega, che vorrebbe consentire un mandato in più anche al governatore del Veneto Luca Zaia, anche per eliminare un temibile concorrente per Matteo Salvini. (Corriere della Sera)

Alla fine arrivò il giorno della resa dei conti. A frenare il provvedimento (i cui termini per opporsi scadevano oggi) le diverse posizioni nel centrodestra. (ilmattino.it)

Il primo consiglio dei ministri del 2025 è stato dedicato a dirimere due questioni che fanno fibrillare la maggioranza: terzo mandato (oggi scadevano i termini per impugnare davanti alla Consulta la legge regionale della Campania) e referendum sull’autonomia. (il manifesto)

Cdm, impugnata la legge sul terzo mandato. Curcio nuovo commissario alla ricostruzione. Tutte le nomine

"E' del tutto evidente che la decisione del governo è 'contra personam'. Nel nostro caso la legge non è uguale per tutti. (la Repubblica)

Cita Montale, Silone, Wojtyla e il filosofo dell'Antica Grecia: "Il partito democratico? L’essere è il non essere non è" (Il Fatto Quotidiano)

Lo aveva annunciato la premier nella conferenza stampa di inizio anno e così è stato. Secondo quanto si apprende, il ministro leghista degli Affari regionali Roberto Calderoli si sarebbe rimesso alla decisione del Consiglio dei (Secolo d'Italia)