Lorenzo Finn, la nuova stella del ciclismo italiano

DI FABRIZIO RESTA Credit foto: Instagram C’è un ciclismo italiano che non conosce la crisi degli ultimi anni. C’è un ragazzo il cui nome lo sentiremo spesso d’ora in avanti, specie nei grandi Giri. Il suo nome è Lorenzo Finn, padre inglese di Sheffield, che milita nella formazione tedesca Grenke, il vivaio della Red Bull di Primoz Roglic, che di campioni se ne intende da sempre. Sotto il diluvio di Zurigo, le strade strette e le discese molto ripide, tanto che qualcuno ha dovuto abbandonare la gara, il 17enne Lorenzo Finn si è imposto ai Campionati del Mondo juniores nella prova in linea, conquistando la maglia iridata, mettendo in saccoccia un oro che nemmeno campioni osannati come Ganna (argento) sono riusciti a portare a casa. (IlSudest)

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E adesso si può dire non più a bassa voce: Tadej Pogacar è il nuovo Merckx, il "Cannibale" del ciclismo del nuovo millennio, mentre c'è chi arriva a paragonare il fenomenale sloveno a cosa sono stati Michael Jordan per il basket e Roger Federer per il tennis. (Gazzetta del Sud)

E per questo è un pensiero che conta - «Potrò dire di aver vissuto nell'epoca di Tadej Pogacar» - e che dice molto. È il pensiero di uno del gruppo, un pensiero condiviso da tanti nel gruppo, vale a dire da coloro che si sono misurati e si misurano con il nuovo campione del mondo. (TUTTOBICIWEB.it)

Ciclismo, Pogacar trionfa ai Mondiali di Zurigo 29 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Un Mondiale chiuso in bellezza ma con un velo di tristezza

A una ventina di chilometri dal traguardo la posizione in sella del campione sloveno, sempre elegantissimo quando pedala, ha iniziato a disunirsi in una progressione meno aggraziata. (il Dolomiti)

Senza che ne accorgessimo, eravamo al Tour de France quando è stato chiaro quello che sarebbe successo oggi a Zurigo. «La maglia gialla è stupenda, ma mi piace moltissimo quella di Mathieu». (Bicisport)

L’ultima giornata è stata un inno al ciclismo e allo sport, perché a far festa sono state, come da tradizione nel mondo delle due ruote, tutte le nazionalità, mescolate lungo il tracciato a incitare indistintamente tutti i corridori tra un brindisi, uno spuntino e un ballo nonostante la maggior parte dei presenti non abbia visto il proprio beniamino trionfare. (RSI.ch Informazione)