Tutti gli uomini di Calin Georgescu: cosa sappiamo sui legami col Gruppo Wagner
– Calin Georgescu è il nome che, da qualche settimana, preoccupa l’establishment politico rumeno e gli alleati del Paesi balcanico, Unione Europea e Stati Uniti in primis. Diplomatico sconosciuto, nell’arco di pochi mesi di campagna elettorale condotta soprattutto sul web è riuscito a classificarsi primo alle presidenziali, staccando il biglietto per un ballottaggio che non si terrà più. A seguito della pubblicazione di alcuni documenti segreti dell’intelligence, che mettevano in luce finanziamenti illeciti e la presenza di un “attore statale straniero”, la Corte costituzionale ha deciso di cancellare le elezioni e ripeterle da capo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altre testate
– La domenica che doveva segnare l’esito delle presidenziali romene e che è coincisa con il Giorno della Costituzione per il Paese, è stata l’occasione per le dichiarazioni fortemente critiche dei due candidati al ballottaggio, Calin Georgescu e Elena Lasconi, che dopo l’annullamento del primo turno hanno auspicato che presto i romeni possano tornare a esercitare i loro diritti. (Agenzia askanews)
Con una sentenza shock, il 6 dicembre la corte costituzionale della Romania ha invalidato all'unanimità (nove su nove) il primo turno delle elezioni presidenziali del 24 novembre, che hanno visto la sconfitta del primo ministro in carica Marcel Ciolacu, arrivato terzo e quindi escluso dal turno di ballottaggio. (Limes)
Quanto è accaduto col voto in Romania è una “violazione della democrazia, non solo per la Romania ma anche per l’Europa, non si è mai sentita una cosa del genere a livello continentale. Colpo di Stato? Per alcuni si, io l’ho vissuta male come gran parte dei cittadini”. (agenzia giornalistica opinione)
Se da una parte il candidato sovranista Georgescu, su cui pendono le ombre di un finanziamento esterno della campagna, ha auspicato che si passi a breve di nuovo a un secondo turno, annullando la decisione dell'Alta Corte, dall'altro Lasconi, che ha guidato il fronte filo-Ue, ha dichiarato che si candiderà ancora anche se le elezioni dovessero essere ancora annullate. (Tiscali Notizie)
La Russia in Romania fa propaganda? Questo è palese, ma nella storia delle democrazie le potenze straniere in chiaro o in scuro hanno sempre cercato di influenzare la visione, spesso la realtà, degli elettori. (il Giornale)
All’alba di domenica 8 dicembre, la polizia ha intercettato un gruppo di ex mercenari in marcia verso il centro di Bucarest con un arsenale da guerra. A guidare … (la Repubblica)