Bolkestein, i bagnanti non ci stanno. Lettera al Governo con 220 firme
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Firme dei bagnanti contro la Bolkestein. È l’iniziativa avviata dai clienti del Bagno Vittoria di Tirrenia, i quali hanno scritto una lunga lettera per esprimere pubblicamente la loro profonda preoccupazione riguardo alle possibili conseguenze che la direttiva Bolkestein potrebbe avere sul loro "amato lido". La lettera è stata firmata da 220 bagnanti. "Da anni – spiega Benedetta Ruberti, una delle promotrici dell’iniziativa – frequentiamo con piacere lo stabilimento Vittoria, un luogo che consideriamo non solo un rifugio estivo, ma una vera e propria comunità. (LA NAZIONE)
Ne parlano anche altri media
Il capogruppo M5S ricostruisce la storia dei mancati interventi nonostante l’alta priorità: “Esperire le gare per le concessioni balneari è urgente” (Latina Tu)
La direttiva Bolkestein è una norma europea che impone una serie di regole a favore della concorrenza. Dopo le ferie estive il governo Meloni dovrà affrontare la questione. (Fanpage.it)
La discussione si focalizza principalmente su due modelli alternativi: da un lato, il “modello governativo” che prevede il diritto di prelazione per i concessionari uscenti accompagnato da un’indennità per gli investimenti effettuati sulle spiagge; dall’altro, il cosiddetto “modello Bellaria”, dal nome del primo Comune italiano che lo ha proposto. (il Giornale)
Ma il meccanismo delle gare di appalto previsto dall’Unione Europea ha mobilitato gli operatori del settore, che intendono giocare d’anticipo. Doveve essere la fine delle concessioni balneari in Italia, tramandate di generazione in generazione. (Arte.tv)
Sembra che qualcosa si muoverà con il rientro dalle ferie della dirigente del servizio ma nei prossimi mesi il Comune pubblicherà le linee guida propedeutica alla determina e alle procedure di gara con tempi che si preannunciano lunghi. (latinaoggi.eu)
Il successivo punto da approfondire riguarda anche la domanda più ricorrente ovvero cosa succederà la prossima estate? Le disposizioni vigenti come già detto non risolvono le incertezze esistenti. Secondo i giudici amministrativi occorre sia far riferimento al codice della navigazione ed in mancanza dei presupposti, alle ulteriori disposizioni vigenti, sempre da interpretarsi alla luce della normativa europea, in forza della cosiddetta “primazia” della norma europea. (Positanonews)