Mi chiedo se il campo largo lo sia abbastanza da contenere anche la democrazia

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Di Paolo A volte mi chiedo se il campo largo lo sia abbastanza da contenere tutta la democrazia di cui sento un gran parlare. Anni fa, il Pd insultava M5S, eletti ed elettori tot court, con la ripetitiva e banale parola “click”. Del resto il popolo che votava un tizio con pochi click non poteva competere con quell’invidiabile rappresentante nato nel crogiolo della democrazia partitocratica, nella quale Tizio si auto-candidava e Caio, afflitto da dubbi etici interiori, rispondeva: “Ok”. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Rottamare il rottamatore: sembra questo l’obiettivo di breve termine del nuovo centrosinistra (il termine campo largo non lo vuole pronunciare più nessuno). Elly Schlein è intervenuta solo alla fine. (Corriere della Sera)

Non ci voleva una Cassandra per prevedere che a Genova, nella patria di Beppe Grillo e proprio nel momento in cui è sfidato da Grillo, Giuseppe Conte non avrebbe mai accettato alcuna forma di collaborazione con Renzi. (La Stampa)

La battuta rimbalza tra il Transatlantico di Montecitorio e il salone Garibaldi di Palazzo Madama. Le tensioni di queste ore sull’asse Conte-Renzi sono di fatto un assist per l’inquilina di Palazzo Chigi. (Tiscali Notizie)

Ma questo 1) non cambia la realtà, e la realtà è che quei due partiti possono fare solo un matrimonio di interessi, che la loro non è una storia d’amore politica, che l’uno tira verso sinistra e l’altro verso destra; e 2) è la ragione per cui non vinceranno insieme le prossime elezioni. (Corriere della Sera)

Renzi? Con lui non possiamo fare politica”. Così Giuseppe Conte ospite di ‘Accordi&Disaccordi’, in onda sabato sera su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi, ha commentatolo lo strappo tra lui e la segretaria del Pd Elly Schlein, dopo il gelo sceso tra loro per la spaccatura sul voto per il consiglio di amministrazione Rai. (Il Fatto Quotidiano)

Non facciamoci del male, è il refrain morettiano dietro cui si trincera l’intera classe dirigente del Pd, mentre va in scena l’ennesima prova di sfascio del traballante campo largo. Sarà pur vero che da… (la Repubblica)