Bruno Vespa «indignato»: «"Porta a porta" non è mai stato citato nelle celebrazioni della Rai»
«Ieri sera al Palazzo dei congressi ho abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione indignato per il trattamento riservato a "Porta a porta"». Bruno Vespa, in una nota diffusa questa mattina, non trattiene la rabbia perché il suo programma, fa notare, non è mai stato menzionato nella serata in cui si festeggiava il servizio pubblico. «Accanto al doveroso omaggio a monumenti dell'informazione televisiva come il "Tv7" di Sergio Zavoli e il "Quark" di Piero Angela, sono stati ricordati giustamente tra gli altri programmi "Mixer" di Giovanni Minoli e "Chi l'ha visto" dalla compianta Donatella Raffai all'attuale conduttrice Federica Sciarelli (Corriere della Sera)
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L’orologio settecentesco del negromante Ilario Brandani che si ferma inspiegabilmente alla morte del colonnello Tagliaferri… l’enigmatica statua dell’angelo “messaggero di pietra” che custodisce dossier segretissimi…l’allucinata seduta spiritica con quell’urlo agghiacciante della medium velata di nero…i surreali manichini della misteriosa Sartoria Paselli con la finestra che piomba nel buio all’improvviso… (Il Giornale d'Italia)
Stavolta, a dire la sua contro la tv pubblica è stato Bruno Vespa, che non avrebbe gradito la scelta di escludere il suo programma dalle celebrazioni che hanno portato in prima serata il primo secolo di servizio pubblico. (DiLei)
Tutto qui? I cento anni della radio e i settanta della televisione Rai sono finiti dentro a un programma di Carlo Conti, uno dei tanti, come se si stesse celebrando il compleanno di una persona più o meno famosa. (Corriere della Sera)
Per la celebrazione dei cento anni della radio (e i 70 della tv) si aspettava almeno una citazione. Un post di poche righe su X per esprime tutto il disappunto e l'amarezza di chi, dopo sessant'anni di lavoro per la stessa azienda (la metà dei quali come conduttore di Porta a porta) non vede riconosciuto il proprio valore e il proprio ruolo. (il Giornale)
Bruno Vespa (indignato) lancia frecciata alla Rai: "Non una parola sui 30 anni di Porta a Porta". Cosa è successo Tanti gli eventi volti a celebrare i 70 anni della TV pubblica, ma il giornalista non ha preso bene il trattamento riservato al suo programma: cosa ha detto (Libero Magazine)
Si è alzato e ne ne è andato senza pensarci su due volte. Erma evidentemente molto irritato Bruno Vespa, giornalista, conduttore e scrittore che non ha preso bene l’assenza del suo programma storico - che ancora conduce - ovvero "Porta a Porta" tra quelli ricordati in occasione delle celebrazioni per i 100 anni della radio e dei 70 della televisione. (AreaNapoli.it)