Il digiuno intermittente può nuocere alla salute: lo studio americano. Remuzzi: «Gli effetti a breve termine sono positivi. E poi?»

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Corriere della Sera SALUTE

Nella disperata ricerca di soluzioni contro l’«epidemia» di obesità, un problema che riguarda oltre un miliardo di persone nel mondo (una su otto), ha trovato posto — e fama — un’idea apparentemente semplice ed economica: il digiuno. Amato e celebrato da tanti personaggi famosi, si può declinare in varie modalità, ma la più nota è quella intermittente («16:8»), in cui l’assunzione di cibo è limitata a 8 ore al giorno, per esempio dalle 8 alle 16, mentre per le restanti 16 ore non si tocca cibo, saltando quindi la cena o in alternativa la prima colazione. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

In sostanza, la teoria circadiana si basa sul presupposto di ottenere un grande beneficio per la salute, mangiando durante il giorno e digiunando la notte. (Nicola Porro)

Non è vero che il digiuno intermittente è associato a un aumento significativo della mortalità. Lo ha scritto a chiare lettere, con un post pubblicato sul suo profilo Facebook, Antonella Viola, docente di Patologia generale all’Università di Padova. (Il Mattino di Padova)