Conti spiati, si cercano accessi su pc e cellulari

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Ponte sullo Stretto

Morbosa curiosità personale o un disegno con un mandante? Si cercherà una risposta a questo interrogativo negli smartphone, tablet, hard disk e dispositivi informatici che sono stati sequestrati nei giorni scorsi a Vincenzo Coviello, l’ex dipendente di Intesa Sanpaolo che dalla sua postazione di lavoro a Bisceglie ha spiato migliaia di movimenti bancari di politici, personaggi noti del mondo dello spettacolo e dello sport e anche di gente comune. (AltaRimini)

La notizia riportata su altre testate

Si tratta di un bancario di Bitonto in provincia di Bari, impiegato in un grande gruppo italiano che nel corso degli ultimi anni ha effettuato un numero enorme di accessi illegali al database della banca per "spiare" i conti correnti di molti personaggi della politica, dello spettacolo e qualcuno anche dello sport (Tuttosport)

La Banca, per gli inquirenti, avrebbe violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. L'istituto, secondo i pm, non avrebbe tempestivamente segnalato agli inquirenti gli accessi abusivi. (L'Unione Sarda.it)

Perché come lo stesso lo stesso dipendente di Intesa Sanpaolo ha ammesso, indagato per i 6.600 accessi abusivi che hanno portato la procura a contestargli anche il tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, i download sono stati eliminati. (ilmessaggero.it)

Conti spiati, così Coviello chiese l'aspettativa: «Ho agito per curiosità, sono pentito». La sua verità in una lettera

Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: mezzi ignobili e invasivi (Open)

Ma soprattutto era il mio commercialista da circa sei anni. Bari — «Vincenzo lo conosco da sempre, potrei dire che è quasi un amico. (La Repubblica)

«Per quanto riguarda gli inquiry relativi a personaggi pubblici» e «relativi ai colleghi», «posso affermare con certezza di avere agito solo per motivi di curiosità e non aver trasferito a nessuno le informazioni da me visionate, delle quali peraltro, considerato anche il notevole lasso di tempo trascorso, posso affermare con assoluta certezza di non avere alcun ricordo» e «di non aver trasferito in qualsiasi modalità nessun dato». (Corriere della Sera)