Siria, un Paese dai bisogni immensi

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Vita ESTERI

Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 dicembre le forze del gruppo Hay’at Tahrir al-Sham sono entrate a Damasco. Dopo quasi 14 anni di guerra civile, in pochi giorni è caduto il regime siriano e il presidente Bashar al-Assad ha lasciato la capitale. Le reazioni e le analisi si rincorrono, si cerca di leggere quello che sarà un nuovo assetto geopolitico, infinite incognite restano in attesa di risposta. (Vita)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ieri l'emittente al Jazeera ha detto di aver scoperto una fossa comune, estesa più o meno come un campo di calcio, alla periferia nord-orientale di Damasco, nei pressi del sobborgo di Qutayfa. (Fanpage.it)

Negli ultimi quattordici giorni, il conflitto ha raggiunto nuovi picchi di violenza, causando la morte o il ferimento di centinaia di civili, tra cui un numero significativo di donne e bambini. La Siria, da oltre un decennio teatro di una delle crisi più complesse e devastanti del XXI secolo, continua a essere un simbolo di sofferenza umana e instabilità geopolitica. (Ultima Voce)

Cosa significano i recenti eventi in Siria per i rifugiati siriani? Negli ultimi 14 anni di conflitto e crisi, centinaia di migliaia di siriani sono stati uccisi o feriti e più di 13 milioni sono stati costretti ad abbandonare le loro case – la metà della popolazione prebellica. (Nazioni Unite)

Che futuro si delinea per i rifugiati siriani?

Gli scenari (Sky Tg24 )

Questo è un riassunto di quanto detto dal rappresentante dell’UNHCR in Siria, Gonzalo Vargas Llosa – a cui il testo citato può essere attribuito – durante il briefing stampa di oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. (Notizie Geopolitiche)

"Al 12 dicembre, 1,1 milioni di persone sono state recentemente sfollate in tutto il Paese dall'inizio dell'escalation delle ostilità il 27 novembre. (Il Messaggero Veneto)