Totò Schillaci, dagli esordi al Messina fino alle "Notti magiche" di Italia 90. FOTO

L’ex calciatore è morto a 59 anni. Palermitano, attaccante tra le altre di Juventus e Inter, era malato da tempo: aveva alle spalle due interventi per un tumore al colon. Le sue esultanze con gli occhi spiritati ai mondiali del 1990 sono rimaste iconiche. Ha giocato anche in Giappone prima di dedicarsi a iniziative sociali e a diverse esperienze nel mondo dello spettacolo (Sky Tg24 )

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Salvatore Schillaci era nato povero e non ha mai fatto pazzie per abbandonare una marginalità che pure, a un certo punto della storia, lo aveva condotto al centro del mondo. Forse nessun italiano era più famoso di lui nel 1990. (la Repubblica)

Salvatore Schillaci, detto Totò, si è spento nell’ospedale della sua Palermo, dove era stato ricoverato già da inizio settembre. Se n’è andato in silenzio, circondato dall’affetto della nazione che aveva fatto sognare in quell’estate indimenticabile del mondiale di casa. (il Giornale)

"Ciao mio caro amico, anche stavolta hai voluto sorprendermi. Con queste parole, sul suo account Instagram ufficiale, Roberto Baggio ricorda Totò Schillaci, amico ed ex compagno di squadra in Nazionale e alla Juventus, morto oggi all'età di 59 anni. (Calciomercato.com)

La morte di Salvatore ‘Totò’ Schillaci, avvenuta a soli 59 anni, ha lasciato un segno profondo nel cuore dei tifosi e dei colleghi. L’ex attaccante, noto per le sue gesta indimenticabili ai Mondiali di Italia ’90, è scomparso a causa di un tumore al colon che lo ha costretto a subire due interventi negli ultimi mesi. (Napolipiu.com)

Sono diversi i messaggi di vicinanza e lutto pubblicati da personaggi del mondo del calcio e non soltanto. Il sindaco di Palermo, in particolare, ha comunicato che la camera ardente sarà allestita allo Stadio Renzo Barbera, dalle 16 alle 22 di mercoledì e dalle 7 alle 22 di giovedì. (GianlucaDiMarzio.com)

C'è un aneddoto che lega il bomber palermitano, scomparso nelle scorse ore all'età di 59 anni, alla Brianza: nel 2015 infatti i fratelli Franco e Raimondo Bandelli, imprenditori meratesi titolari della Bandelli Line di Aicurzio, lo scelsero come testimonial della loro nuova linea di braccialetti dedicati alle squadre di calcio. (Prima Merate)