Zuckerberg butta via la spazzatura, i fact checker "indipendenti", e così ammette 10 anni di censure e di totalitarismo culturale
Sarà anche vero, è senz'altro vero che l'ineffabile mr Zuckerberg si è riconvertito al nuovo vento americano, ma stante la regola aurea del capitalismo, “se gli affari non crescono, diminuiscono”, la storia va raccontata per quella che è: i leggendari fact checker con compito di scovare le bufale, che invece fabbricavano, non servivano più, erano imbarazzanti, controproducenti e il capo di Meta, questa fabbrica di censure su scala globale, se n'è sbarazzato come di una cattiva abitudine affidando a un suo portaborse, Joel Kaplan, il lavoro sporco con cui far fuori quelli che facevano il lavoro sporco. (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altri media
E così mister Meta Mark Zuckerberg , il fondatore di Facebook, cambia tutto e si adegua al vento che tira negli Stati Uniti per non rischiare di perdere miliardi. Almeno finché non metti a rischio il loro portafogli. (il Giornale)
Via il fact-checking e nuove nomine, così Meta diventa trumpiana (AGI - Agenzia Italia)
In molti hanno letto la decisione di Meta di modificare e ridimensionare le sue politiche di moderazione dei contenuti su Facebook e Instagram, chiudendo il programma di fact-checking e ai sistemi di moderazione automatica, proprio come un tentativo di ingraziarsi Trump. (Liberoquotidiano.it)
Innanzitutto, ci libereremo dei fact checker e li sostituiremo con note della comunità simili a X." Così Mark Zuckerberg in un videomessaggio. Courtesy: Facebook Mark Zuckerberg Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (ilmessaggero.it)
Il dietrofront di Meta sulla libertà di espressione si spiega con l’effetto Trump-Musk ma anche con la fine dell’aggressività dell’amministrazione dem sul controllo della disinformazione e con la necessità di un appoggio politico contro i regolamenti Ue sempre più stringenti. (Il Fatto Quotidiano)
Sono novità che cambieranno in modo significativo il modo in cui i post, i video e altri contenuti sono moderati online e quindi appaiono a noi utenti su Facebook , Instagram , Threads . Meta annuncia una rivoluzione nelle politiche di revisione contenuti. (Il Sole 24 ORE)