Strage Paderno, il legale del 17enne: «Pensava a una soluzione al suo malessere, non all'omicidio»

«Sul movente non c'è ancora una risposta precisa, il giorno prima aveva pensato, non all’omicidio, ma a quale potesse essere la soluzione al malessere che era esploso nei giorni precedenti"». Lo ha detto l’avvocato Amedeo Rizza, legale difensore del 17enne, reo confesso della strage familiare compiuta nella notte fra il 31 agosto e il primo settembre a Paderno Dugnano, lasciando il carcere minorile Beccaria di Milano, al termine dell’udienza di convalida. (Corriere TV)

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«Ho compiuto questo gesto perché pensavo in quel momento che potesse essere la soluzione a un malessere che provavo da giorni, ma non ce l'avevo con la mia famiglia, non ci pensavo dal giorno prima, anzi pensavo anche ad altre soluzioni come andarmene di casa». (ilmessaggero.it)

La linea della difesa sembra essere tracciata: nei prossimi giorni si lavorerà alla nomina di un consulente per accertamenti psicologici e psichiatrici. Il giovane, rinchiuso nel carcere minorile Beccaria di Milano, spera di riprendere il suo percorso scolastico. (ilmessaggero.it)

Da Erika e Omar, a Pietro Maso, passando anche per il delitto di Cerveteri nel 1992, sono molti i casi di figli che hanno ucciso i loro genitori. Ad analizzare questi crimini efferati è la criminologa Linda Corsaletti, alla quale abbiamo chiesto se c'è un FATTORE COMUNE. (Civonline)

Per la giudice il carcere è "l'unica misura possibile" vista la gravità del fatto e ha confermato l'impianto accusatorio. (Adnkronos)

« Ho compiuto questo gesto perché pensavo in quel momento che potesse essere la soluzione a un malessere che provavo da giorni , ma non ce l’avevo con la mia famiglia, non ci pensavo dal giorno prima, anzi pensavo anche ad altre soluzioni come andarmene di casa». (Gazzetta del Sud)

"Riccardo è provato, non è una condizione facile, aspetta il nonno", ha spiegato il legale Amedeo Rizza. Dopo l’autorizzazione sarà fissata la data. (IL GIORNO)