"Giustizia è fatta", il cartello sul luogo dell'omicidio di Sharon e i fiori di Ruocco

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Adnkronos INTERNO

Nuovi cartelli e nuovi mazzi di fiori adornano il luogo in via Castegnate in cui Sharon Verzeni è stata accoltellata a morte nella notte tra il 29 e il 30 luglio. All’indomani del fermo di Moussa Sangare, che ha confessato l’omicidio, sulla scena del crimine è stato affisso il cartello “Giustizia è fatta”. Sotto è comparsa anche una grande composizione floreale con rose bianche. A portarla - a quanto riferiscono alcune persone che hanno assistito alla scena - è stato di prima mattina Sergio Ruocco, il compagno della vittima, che poi si è intrattenuto in paese per un giro. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre fonti

All’interrogatorio di convalida prenderanno parte anche il sostituto procuratore titolare dell’indagine, Emanuele Marchisio, e il suo legale di fiducia, l’avvocato Giacomo Maj. (L'Eco di Bergamo)

Così ha raccontato agli inquirenti. Era uscito con il feeling di accoltellare qualcuno. (ilmessaggero.it)

Video suggerito “Mio fratello non stava bene. Ad aprile mi ha raggiunto alle spalle mentre stavo ascoltando la musica in sala e mi ha minacciato con un coltello. Io non mi ero accorta di niente, mia mamma, che da quando ha avuto l'ictus non riesce più a parlare, cercava di farmi capire che ero in pericolo. (Fanpage.it)

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L'ex rapper viveva da solo a Suisio (Bergamo), a cinque chilometri da Terno d'Isola. (Fanpage.it)

Da solo in cella, sotto stretta vigilanza e seguito dagli psicologi dell'istituto, il giovane si sarebbe chiuso nel silenzio e finora avrebbe chiesto solo da bere. Moussa Sangare è apparso «frastornato». (leggo.it)