Meloni: “Ucraina resiste in modo eroico, dobbiamo aiutarla”

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"L'Ucraina continua a resistere in modo eroico perché è un popolo che vuole decidere il proprio futuro, la comunità internazionale ha il dovere di aiutarla". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, al termine dell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a Roma. Meloni ha ricordato come "inizia il terzo inverno che l'Ucraina affronta in guerra e la sua rete elettrica è in gran parte fuori uso, vi lascio immaginare cosa questo possa significare". (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Eppure tra i marmi di villa Doria Pamphili come tra quelli dell'Eliseo, o come tra i mattoncini di Downing Street, la percezione che per Volodymyr Zelensky questo sia un momento più cruciale di altri c'è stata. (ilgazzettino.it)

Dopo la visita alla premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, il presidente dell'Ucraina, Volodimir Zelensky, si reca dal Papa in Vaticano. (Tiscali Notizie)

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano L’orrore di Bucha visto con gli occhi di Marichka, una bambina immaginaria davanti alla quale i soldati russi hanno torturato e ucciso padre, madre e nonna. (Vatican News - Italiano)

Zelensky 35 minuti con il Papa. Al centro «la via per una pace giusta»

Nuovo incontro a Roma fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha ribadito il pieno "sostegno all'Ucraina, una nazione che è stata brutalmente, ingiustificatamente aggredita" e riaffermato che è "compito della comunità internazionale aiutarla". (Teleborsa)

«Continueremo a fare tutto quello che possiamo, dal sostegno militare a quello energetico, finché necessario, per aiutare l’Ucraina a costruire una pace giusta, e non quelle strade cariche di vigliaccherie che alcuni suggeriscono. (Corriere Roma)

Trentacinque minuti: tanto è durato l'incontro in Vaticano tra papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella prima mattinata di oggi. Arrivato in leggero ritardo rispetto al preventivato, tra misure di sicurezza rafforzate, scortato da un lungo corteo di mezzi della Polizia e delle forze di sicurezza e senza nessun contrassegno sull’auto come invece avviene di solito, Zelensky è stato accolto nel Cortile di San Damaso dal reggente della Casa Pontificia, monsignor Leonardo Sapienza, ed è poi salito nella sala della Biblioteca per il colloquio privato con papa Francesco, al termine del quale ha poi incontrato il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali per altri colloqui, «dedicati - informa la sala stampa vaticana - allo stato della guerra e alla situazione umanitaria in Ucraina, nonché alle vie che potrebbero metterle fine, portando a una pace giusta e stabile nel Paese. (Avvenire)