La tragedia di Calenzano e la paura di Multedo

I cinque morti nella tragedia del deposito Eni di Calenzano alle porte di Firenze ha riacceso a Genova l'incubo dei depositi chimici di Multedo. Gli abitanti della zona aspettano da almeno trent'anni di essere "liberati" da quelle potenziali bombe attaccate alle finestre tra via Reggio e il casello autostradale. E il ricordo non può non andare alla tragedia del 15 maggio 1987 alla Carmagnani quando nell'incendio di due cisterne persero la vita quattro operai con un intero quartiere assediato da fumo e fiamme altissisme. (Primocanale)

Ne parlano anche altre testate

Vincenzo Martinelli è stata la prima vittima a essere recuperata dopo l'esplosione del deposito Eni di Calenzano. L'autotrasportatore napoletano aveva espresso preoccupazioni per le «continue anomalie riscontrate sulla base di carico», e lo aveva anche segnalato ai suoi superiori con una lettera. (ilmattino.it)

Un inventario che ne conta 975 in Italia. Tra questi, 29 si trovano in Friuli Venezia Giulia e, più nel dettaglio, venti in provincia di Udine, tre in quella di Pordenone, uno nel Goriziano e cinque in provincia di Trieste. (ilgazzettino.it)

Di fronte alla sede del Comune di Calenzano, nel giorno dello sciopero indetto da Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil Firenze, il dolore si è unito al grido di chi non vuole più accettare il rischio di non tornare più a casa. (La Repubblica Firenze.it)

La chiesetta di Padre Pio, lo stadio del Comune, il centro commerciale della Regione. Oggi tutti gridano al rischio del deposito Eni di Calenzano, ma anche loro sono colpevoli

È stato il giorno del lutto. In nome di Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Franco Cirelli, Davide Baronti, Gerardo Pepe. (Corriere Fiorentino)

Firenze — «Non so di cosa sta parlando la saluto» si limita a dire interpellato da Repubblica sull’esplosione al deposito Eni Giacomo Dandrea. Sergen … (La Repubblica Firenze.it)

Sostiene il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, tornato alla guida del comune nel 2024 dopo esserne già stato sindaco due volte fra il 1999 e il 2009, che il deposito Eni in cui è accaduto il drammatico incidente lunedì 9 dicembre con il suo carico di vittime e feriti, è a rischio per il territorio e quindi andrebbe spostato da dove è nonostante il piano di emergenza esistente varato 20 anni fa e aggiornato negli anni con la prefettura di Firenze (Open)