Fermato il cugino di Arcangelo Correra, andrà in carcere. “E’ stata una disgrazia”
– E’ in stato di fermo il cugino di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso all’alba di ieri da un colpo di pistola alla testa in piazza Sedil Capuano, a Napoli. Il provvedimento è stato emesso ieri quando il 19enne si è costituito e notificato oggi dalla squadra mobile. Renato Caiafa ieri si è presentato in Questura per spiegare la sua versione dell’accaduto, accompagnato dalla zia. E’ stata “una disgrazia” ha detto, Caiafa stava maneggiando una pistola, una Beretta calibro 9x21, quando accidentalmente sarebbe partito un colpo di pistola che ha centrato il cugino in pieno volto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altre fonti
Arcangelo Correra, il 18enne napoletano ucciso da un colpo d’arma da fuoco all’alba di sabato, era diventato maggiorenne da poco. Aveva festeggiato il suo compleanno con gli amici di sempre qualche settimana fa, il 25 ottobre e, probabilmente, tra le sue amicizie più strette c’erano anche i ragazzi che gli erano a fianco quando ha perso la vita, centrato alla fronte da un proiettile. (ilmattino.it)
A cura di Gaia Martignetti "L'ho accompagnato io in Questura, oggi per me le vite distrutte sono due". Ai Quartieri Spagnoli, a Napoli, è tarda sera quando da un balcone, non troppo distante dall'ospedale Pellegrini alla domanda "cerco la signora Antonella, è lei?" risponde una donna da poco rientrata a casa. (Fanpage.it)
Ho capito tutto solo quando ho visto il sangue sul corpo di Arcangelo. “Che guaio ho combinato. (Il Fatto Quotidiano)
Arcangelo Correra chi era il 18enne ucciso oggi a Napoli Un folle «gioco», una disattenzione mentre mostrava l'arma ricettata, sarebbero alla base dell'omicidio. Sarebbe stato lui ad aver maneggiato la pistola dalla quale è partito il colpo che ha ucciso il 18enne Arcangelo Correra, morto sabato mattina 9 novembre dopo il disperato ricovero all'ospedale Vecchio Pellegrini. (leggo.it)
Tutta da ricostruire, invece, la storia di oggi. Arcangelo è morto per un colpo alla testa e non si esclude che sia partito dalla pistola di un suo amico, per errore, mentre la maneggiava. Ancora un altro giovanissimo ucciso a Napoli (Avvenire)
Si è presentato lui stesso alla polizia accompagnato dalla zia. Ha raccontato «della disgrazia». La disgrazia che cercava di ricostruire è l’uccisione del cugino Arcangelo Correa, 18 anni. (Zoom24.it)