Lavori gravosi, dai bidelli ai tassisti: ecco chi potrà andare in pensione a 63 anni con la riforma dell'ape sociale

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Martedì 21 Settembre 2021, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 16:29. Dai bidelli, ai tassisti, dai falegnami ai commessi, passando per i saldatori.

I sindacati propongono quota 41, che permetterebbe di andare in pensione per tutti al 41esimo anno di contributi versati

Per gli operai edili, poi, la Commissione propone di abbassare da 36 a 30 gli anni di contribuzione minimi per l'ape sociale.

Sono in tutto 27 le categorie che potrebbero rientrare nella nuova "Super ape sociale", la riforma prevista entro fine anno per l'uscita anticipata dei lavoratori occupati in mansioni usuranti. (ilmessaggero.it)

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Per avvalersi dell’esonero dei contributi occorre peraltro essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali (DURC – Documento Unico di Regolarità Contributiva). L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito, mediante messaggio n. (MetaNews)

E’ uno dei passaggi chiave della riforma delle pensioni a cui sta lavorando il governo e che è passata dalla Commissione istituzionale sui lavori gravosi. Si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione considerato che oggi sono appena 15 i lavori considerati gravosi. (Livesicilia.it)

Pensione a 57 anni se disoccupato. Un Lettore ha inviato il suo quesito agli Esperti di InformazioneOggi tramite la mail: [email protected]. Quindi, possono accedere alla RITA con 57 anni di età, solo se rispettano determinati requisiti. (Informazione Oggi)

Quanto prende di pensione chi esce con Quota 100: calcolo e brochure Inps. Su quanto prende di pensione chi esce con Quota 100, c’è da dire che, nella brochure Inps, sono presenti tutte le informazioni utili sulla misura di pensionamento anticipato. (InvestireOggi.it)

Sono in tutto 27 le categorie che potrebbero rientrare nella nuova "Super ape sociale", la riforma prevista entro fine anno per l'uscita anticipata dei lavoratori occupati in mansioni usuranti. Per gli operai edili, poi, la Commissione propone di abbassare da 36 a 30 gli anni di contribuzione minimi per l'ape sociale. (ilmessaggero.it)

Un provvedimento che non ha avuto il successo sperato, visto che dal 2017 al 2020 ha riguardato appena 4.300 lavoratori. I lavori usuranti sono ora divisi in 67 gruppi – prima erano 15 – per un totale di 203 mansioni o sottogruppi, contro le 65 previste in precedenza. (Panorama)